di Mariagrazia Ronci: progettista sociale, formatore e tutor presso OB Service (Città dei Maestri)
SPIEGA L’ESPERTO: rubrica a cura di Daniela Sammarini.
Oggi il contesto lavorativo è caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici, normativi e da una richiesta sempre maggiore di nuove competenze trasversali. In questa cornice di continui mutamenti, la formazione professionale diventa uno strumento per mantenere efficienza, un mezzo per acquisire nuove competenze e perfezionare quelle già possedute. Secondo il rapporto Excelsior 2022 di Unioncamere e ANPAL, il 40,6% delle imprese italiane fatica a trovare i profili professionali ricercati; il 32,8% delle aziende considera inadeguata la preparazione dei candidati e il 59% delle PMI ritiene che la formazione continua sia essenziale per colmare il gap di competenze. Questi dati confermano come la formazione continua sia divenuta una necessità per il sistema produttivo italiano, dalle PMI alle multinazionali, fino alla Pubblica Amministrazione.
Formazione: “un investimento a tutto tondo”
• Reskilling: acquisizione di nuove competenze e conoscenze diventa uno strumento per aprire la strada a nuovi lavori o fare carriera all’interno di un’organizzazione. Riqualificarsi spesso è una necessità dettata dalla sostituzione di ruoli con l’automazione, l’intelligenza artificiale o perchè vengono meno come conseguenza dei cambiamenti culturali e tecnologici. Il reskilling se, da un lato, è una necessità, dall’altro, può essere anche una opportunità per i lavoratori. In sostanza possiamo dire che riqualificarsi offre opportunità di carriera, valore professionale, possibilità di soddisfare le proprie aspirazioni, motivazione e una mentalità proattiva.
• Upskilling: necessità di aggiornarsi e acquisire nuove competenze oltre a quelle possedute, per continuare a svolgere la propria attività in modo efficiente ed efficace. È un processo di apprendimento continuo, necessario per rimanere attivi nel mondo del lavoro in continua evoluzione.
Alcune riflessioni
Sebbene non ci sia una soluzione unica per tutti, alcuni spunti di riflessione possono aiutare chi vuole o deve intraprendere questa strada:
• innanzitutto, è fondamentale una valutazione delle proprie competenze attuali per identificare i punti di forza e le aree di miglioramento, quindi confrontarle con le esigenze del mercato o quelle della propria organizzazione;
• in secondo luogo, è necessario definire un obiettivo di apprendimento, chiaro, realistico e misurabile;
• il terzo passo è scegliere il metodo che si adatta meglio ai propri interessi, bisogni, tempo e risorse;
• infine, è opportuno monitorare i progressi, chiedere feedback e sapersi motivare anche di fronte a piccoli miglioramenti.
Come ente di formazione possiamo portare la nostra testimonianza di quanto la formazione professionale costituisca un fattore strategico sul quale investire per ridare impulso allo sviluppo dell’economia e dell’occupazione.
Ogni giorno ci rendiamo conto di quanto sia stretto il legame tra formazione e sviluppo del capitale umano, e ci sentiamo orgogliosi e vincitori quando vediamo soddisfatti, da una parte, i lavoratori per aver trovato un’attività che piace e dove si sentono valorizzati e gratificati e, dall’altra, le imprese che ottengono personale qualificato per aumentare efficienza, qualità e di conseguenza migliorare il risultato d’esercizio.
Per le persone che si affacciano al mondo del lavoro, l’hanno perso o rischiano di perderlo, il bagaglio di competenze e professionalità rappresenta un valore irrinunciabile e un fattore propulsivo per la ripresa economica e sociale.
La nostra testimonianza
Cosa significa fare “formazione”… non è semplice raccontarlo… ma potremmo portare tante testimonianze di come ci siamo trovati protagonisti nel creare relazioni, crescere insieme, confrontarsi in contesti diversi a volte anche difficili.
Abbiamo imparato che ognuno ha qualcosa da insegnare, e fare formazione vuole dire creare una comunità dove ognuno si ritrova a progredire per sé e per il mondo.
La formazione professionale per applicare e consolidare le competenze acquisite comprende stage in aziende, diventa un’occasione per poter entrare nel mondo del lavoro o la possibilità di crescere o cambiare verso quello che più piace e valorizza come persona.
Quando la formazione crea un valore condiviso
Durante la formazione la cura delle relazioni è l’aspetto più importante per arrivare alla fine del percorso con risultati di successo. Un elemento cruciale è la costituzione del gruppo – classe, ai nostri corsi afferiscono persone molto diverse per competenze. Un passo determinante è accogliere e gestire le differenze per portare tutti al raggiungimento del successo formativo.
In classe con i docenti si apprendono contenuti e si acquisiscono competenze, che si mettono in pratica con l’utilizzo della specifica strumentazione. Durante il percorso si costruiscono relazioni che permettono di confrontarsi, riflettere e a volte di mettersi in discussione. I percorsi formativi legano studenti e docenti anche per lunghi mesi, in cui ci si impegna per assimilare contenuti e acquisire competenze, si eseguono verifiche sugli apprendimenti, per proseguire con lo stage in azienda. Il corso termina con un’esame di certificazione finale.
Questo lungo percorso formativo richiede al tutor grande flessibilità e capacità di organizzare e riorganizzare per rispondere alle esigenze dei corsisti che sono a volte al contempo anche lavoratori, genitori. L’attenzione nella predisposizione del percorso formativo è determinante per riuscire a permettere a ciascuno di poter raggiungere il proprio obiettivo.
Conclusione
Sappiamo tutti che riqualificarsi non è facile, ma è l’unica strada per rimanere attivi nel mondo del lavoro e poter provare soddisfazione personale ed economica. “Ci vuole coraggio e impegno, capacità di superare la pigrizia e l’abitudine, capacità di gestire la paura e desiderio di continuare a migliorarsi. Le opportunità e le sfide non mancano di certo, bisogna saperle vedere e cogliere”.