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Giornate Fai di Primavera, in Emilia-Romagna 52 luoghi aperti al pubblico sabato 23 e domenica 24 marzo. A Riccione Grand Hotel aperto…

Redazione di Redazione
19 Marzo 2024
in Focus, Regione Emilia Romagna, Riccione, Rimini
Tempo di lettura : 4 minuti necessari
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Cultura e Paesaggio. Giornate Fai di Primavera, in Emilia-Romagna 52 luoghi aperti al pubblico sabato 23 e domenica 24 marzo.

Nella provincia di Rimini aperto il Grand Hotel di Riccione.

Bonaccini-Felicori: “Un lavoro che sensibilizza e stimola le istituzioni alla conservazione e al salvataggio di molti luoghi straordinari”
E quest’anno anche la Regione apre le porte: sarà possibile visitare gli spazi in viale Aldo Moro 50, a Bologna, sede dell’Assemblea legislativa. La presidente Petitti: “E’ per noi motivo di grande soddisfazione e ci spinge a continuare a lavorare all’insegna dell’arte e della bellezza”

L’eremo di San Espedito a Badagnano, nel piacentino, e la Commenda dei cavalieri Gerosolimitani, a Faenza. E poi l’antica farmacia di San Filippo Neri e il suo archivio, a Parma, e la biblioteca Maldotti a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia.

Sono solo alcuni dei 52 luoghi che sarà possibile visitare in Emilia-Romagna sabato 23 e domenica 24 marzo all’interno dell’edizione 2024 delle Giornate Fai di Primavera.

Un’iniziativa nata per contribuire alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, facendo conoscere e apprezzare luoghi noti o ancora sconosciuti, monumenti spesso inaccessibili, ambienti curiosi o inediti che narrano la storia del territorio.

La manifestazione, arrivata alla trentaduesima edizione, è stata illustrata in conferenza stampa questa mattina a Bologna, nella sede della Regione, dal presidente, Stefano Bonaccini, dalla presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti, dall’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, dalla presidente del Fai Emilia-Romagna, Carla Di Francesco, e dalla referente del Fai regionale, Barbara Rossi.

Le Giornate Fai di Primavera si confermano uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, dalle grandi città ai borghi che raccontano una cultura millenaria, ricchissima e multiforme del Paese.

“Per due giorni tutti i cittadini saranno coinvolti in questa grande festa della bellezza che il Fai ci aiuta a scoprire o riscoprire in tanti luoghi dell’Emilia-Romagna, vicino a casa- affermano Bonaccini e Felicori-. Grazie all’attività dell’associazione, ogni anno possiamo conoscere nuovi aspetti del prezioso patrimonio culturale e paesaggistico che ci circonda, imparando a rispettarlo e a diffonderne il valore. Il lavoro del Fai e dei suoi tanti volontari, tra cui molti giovanissimi, che ringraziamo, non solo sensibilizza ognuno di noi, ma spesso stimola le stesse istituzioni e le sostiene nella conservazione e nel salvataggio di questi luoghi straordinari. Un’opera di educazione civica collettiva che fa bene alla comunità e al futuro delle giovani generazioni”.

“Noti o meno noti, tradizionali o contemporanei, nell’insieme compongono un meraviglioso e variegato mosaico di tessere diverse tra loro, fatte di storia e modernità, di colori e di avvenimenti, di archeologia, palazzi e natura, nel quale si snoda il racconto dell’Emilia-Romagna. A ciascuna è affidato il compito di rappresentare muri, terre, acque e persone del proprio ambito territoriale, attraverso la voce dei volontari e dei numerosissimi ‘Apprendisti ciceroni’, studenti delle scuole superiori che aderiscono alle giornate- spiega Carla Di Francesco, presidente Fai Emilia-Romagna-. A loro e alle Delegazioni e ai gruppi Fai che con immensa passione hanno lavorato per questa festa del patrimonio culturale regionale, ai proprietari pubblici e privati dei luoghi, ai professori e dirigenti scolastici va il nostro ringraziamento più sentito”.

Quest’anno sarà possibile visitare anche la torre di viale Aldo Moro 50, a Bologna, che ospita la sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. I visitatori saranno condotti alla scoperta degli spazi più significativi della vita politica della Regione, compresa l’Aula consiliare, progettata da Marco Zanuso, e la collezione di arte contemporanea della Regione Emilia-Romagna. Esternamente alla torre, la guida approfondirà anche la storia e lo sviluppo del Fiera District.

“Da anni l’Assemblea legislativa ospita mostre ed è diventata un punto di riferimento per gli artisti, con l’obiettivo di non essere solo un luogo istituzionale, ma uno spazio culturale comune, di appartenenza pubblica, di arricchimento per sé e per tutti i visitatori che vorranno condividere con noi tempo e piacere di conoscere- commenta la presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti-. Siamo quindi lieti che quest’anno vengano aperte le porte dell’Assemblea legislativa in occasione delle Giornate Fai: è per noi motivo di grande soddisfazione e ci spinge a continuare a lavorare all’insegna dell’arte e della bellezza”.

L’evento si svolge con il Patrocinio del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna.

In tutta Italia sono 750 i luoghi in 400 città che saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi Fai attivi in tutte le regioni. Maggiori informazioni sul sito: www.giornatefai.it

RICCIONE

Riccione, una delle capitali storiche del turismo italiano, ha iniziato la sua ascesa nel settore dell’ospitalità a partire dalla seconda metà dell’800, trasformando a poco a poco se stessa, da un tranquillo borgo rurale affacciato sull’Adriatico a meta rinomata e sofisticata del turismo balneare. Il Grand Hotel di Riccione, sorto nel 1929, rappresenta uno dei punti di svolta qualitativi nello sviluppo del successo ricettivo della città.

Dagli spazi che ospitavano il primo ospizio marino per bambini costruito nel 1877, il famoso Ospizio Amati-Martinelli, che fu l’iniziale passo della rivoluzione turistica riccionese, il celebre industriale lombardo Gaetano Ceschina, ha realizzato un edificio che desse lustro e aprisse nuove orizzonti nell’economia locale

Il progetto del Grand Hotel fu affidato all’architetto Rutilio Ceccolini che realizzò un maestoso edificio di stile classico, circondato da un parco, arricchito di arredi e di servizi di alta qualità con quattro piani adornati da terrazze, balconi, logge, ampie e luminose finestre. Le facciate di pietra artificiale sono abbellite da colonne con capitelli, gli interni hanno pregevoli decorazioni a stucco, pavimentazioni con notevoli motivi policromatici e pareti damascate.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Le glorie, i fasti, i drammi e le innumerevoli storie che in 95 anni di esistenza questo incredibile edificio ha visto scorrere dentro e fuori di sé, verranno ripercorsi durante l’affascinante visita guidata preparata dagli apprendisti ciceroni degli istituti superiori di Riccione, che accompagneranno i visitatori in una passeggiata nella storia non solo di questo rinomato hotel ma anche nella storia del turismo riccionese e della città stessa, in quanto questo gioiello di stili architettonici ha contribuito all’attrattività di Riccione e alla sua notorietà.

Testo scritto da Delegazione Fai di Rimini

VISITE A CURA DI

Apprendisti Ciceroni Liceo “Volta-Fellini” di Riccione, Istituto Alberghiero “Savioli” di Riccione

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