Di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
Filippo Turetta è stato difeso molto bene, ma il suo avvocato non ha potuto evitargli l’ergastolo con l’aggravante della premeditazione. È stata tolta invece l’aggravante della crudeltà e dello stalking. Gino Cecchetin ha reagito dicendo che il problema non si risolve con l’ergastolo, cioè comminando pene, ma con la prevenzione. La prevenzione va fatta partendo dalle scuole, educando i ragazzi al rispetto della donna e a cosa significhi amore che non è ossessione, gelosia e possesso ma è altruismo, libertà e generosità. Altrimenti diventa un amore tossico e Giulia ha sopportato fin troppo, dando anche una seconda possibilità a Filippo. Turetta evidentemente non è una persona matura per un rapporto adulto. Ha avuto dei comportamenti infantili e anche la gestione del rapporto con Giulia ha molti tratti da persona debole.