• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
giovedì, Aprile 24, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
 
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
 
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Economia

Maratona regionali 2024: cosa dicono i numeri dopo la Basilicata

Redazione di Redazione
23 Aprile 2024
in Economia
Tempo di lettura : 4 minuti necessari
A A
Vignetta di Cecco

Vignetta di Cecco

Tratto da lavoce.info

 

DI PAOLO BALDUZZI,

Il voto in Basilicata conferma in larga misura quanto già emerso da Abruzzo e Sardegna. Quando si presenta compatto, il centrodestra vince. Mentre il campo largo mostra tutti i suoi limiti e la situazione al centro appare in evoluzione. Cresce l’astensione.

I numeri delle elezioni regionali

Con il voto in Basilicata prosegue la maratona elettorale italiana; Anzi, con l’annuncio di Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna, di candidarsi alle elezioni europee, e prevedendo senza eccessivo rischio di sbagliare una sua elezione, anche questa regione si aggiungerà a quelle che si rinnoveranno nel corso del 2024: Piemonte a giugno e Umbria in autunno. Dopo Sardegna e Abruzzo, nello fine settimana del 21 aprile è stata quindi la volta della Basilicata, dove il presidente uscente, Vito Bardi del centrodestra, è stato confermato. Cos’abbiamo imparato da questa e dalle altre tornate elettorali regionali che si sono svolte finora?

Quando si analizzano i risultati elettorali, specialmente nel nostro paese, è sempre utile porli in una prospettiva storica che non guardi troppo lontano nel tempo. Potrebbe essere fuorviante confrontare semplicemente gli esiti delle elezioni per livelli di governo diversi, sia per la differenza nei sistemi elettorali, e quindi nelle strategie elettorali di partiti ed elettori, sia perché a livello nazionale alcune dinamiche locali potrebbero non venire catturate. Come, per esempio, la presenza di liste civiche collegate ai presidenti che sottraggono voti ai partiti principali.

Per provare a minimizzare questi problemi, confrontiamo i risultati delle ultime tornate regionali sia con quelli delle elezioni nazionali del 2022 nelle stesse regioni sia con quelli delle ultime elezioni regionali del 2019, tenendo comunque ben presenti i limiti dell’operazione (tabella 1). Vale anche la pena di ricordare che, nel 2019, Azione non esisteva e che Partito democratico e Movimento 5 stelle non erano coalizzati.

Per quanto riguarda l’affluenza, le elezioni regionali si confermano meno coinvolgenti di quelle nazionali. La tendenza di un aumento dell’astensione continua, ma in misura limitata. Il dato della Basilicata, tuttavia, fissa l’asticella dell’affluenza addirittura sotto al 50 per cento. Guardando ai risultati, i crolli più eclatanti riguardano Lega e Movimento 5 stelle. Per la prima lista, è giusto notare che le tre regioni analizzate (Abruzzo, Basilicata e Sardegna) non sono certo quelle di riferimento per il partito di Matteo Salvini. Ciononostante, il confronto con i risultati di cinque anni fa (o anche solo di un anno e mezzo fa) sono impietosi.

Discorso analogo per il partito di Giuseppe Conte, che in tutti i casi analizzati si è presentato in coalizione col Partito democratico: la sua percentuale di consensi crolla a una sola cifra. Fa (parziale) eccezione la Sardegna, dove il Movimento 5 stelle ha espresso il candidato vincente. A proposito del partito guidato da Elly Schlein, aumenta i propri consensi rispetto alle politiche 2022 solo in Abruzzo. Se però il confronto è con i dati del 2019, il Pd gode ora certamente di miglior salute.

Il centrodestra festeggia per aver vinto due regioni su tre, quelle, cioè, dove ha ripresentato i presidenti uscenti. Il centrosinistra con il Movimento 5 stelle ha invece conquistato la Sardegna, forse anche grazie a una strategia suicida dello stesso centrodestra. All’interno del quale possono esultare Forza Italia che, pur restando a percentuali ridotte, evidenza una buona crescita di consensi, e Fratelli d’Italia. La lista di Giorgia Meloni registra ovunque una leggera flessione, ma resta il primo partito italiano. In Sardegna, dove perde più voti, lo fa verosimilmente a favore della lista del candidato presidente.

Le prospettive di centrodestra e centrosinistra, con un occhio al centro

Prima di guardare al futuro, vale la pena di contestualizzare, dal punto di vista economico, le tre tornate elettorali. Tra la prima (febbraio) e l’ultima (aprile) non è certo passato molto tempo e le grandezze macroeconomiche di riferimento (inflazione, crescita, occupazione) non sono cambiate in maniera sostanziale. L’unica differenza rilevante, che a priori avrebbe potuto influenzare il comportamento degli elettori in Basilicata, è data dalla realizzazione del Documento di economia e finanza nelle scorse settimane. Il Def ha confermato la situazione di incertezza e precarietà in cui si muovono i conti pubblici e avrebbe quindi potuto avere un qualche effetto negativo sui consensi verso la compagine di maggioranza. I dati elettorali, tuttavia, non sembrano confermare questa ipotesi.

Chi è vincitore e chi lo sconfitto di queste tornate elettorali? In due casi su tre, escono con le ossa rotte le liste di centro come Azione (e Italia viva). Tuttavia, l’evidenza è ancora troppo piccola per decretare che il centro sia finito. Anzi, le recenti elezioni lucane suggerirebbero proprio il contrario, con le due liste che insieme potrebbero raggiungere, e forse superare, il 15 per cento: hanno sicuramente fornito un contributo rilevante alla vittoria del centrodestra. Merito soprattutto di Carlo Calenda che ha coinvolto in Azione l’ex presidente Pd della regione (2013-2019), Marcello Pittella. Senza dimenticare, peraltro, i buoni risultati di Forza Italia un po’ ovunque. Sarà estremamente interessante quindi capire la prospettiva delle liste di centro alle prossime elezioni europee. Dove la composizione della lista – e quindi la capacità di raccogliere preferenze – sarà fondamentale per ottenere un buon risultato.

Per il centrodestra, paradossalmente una buona notizia arriva dalla sconfitta in Sardegna, figlia della (probabile) strategia leghista mirata a indebolire il candidato presidente sconfitto (qualcuno aveva allora sussurrato che la Lega avesse invitato al voto disgiunto). In altre parole, quando il centrodestra marcia compatto, vince facilmente.

A sinistra, il cosiddetto “campo largo” si afferma solo in Sardegna, premiando peraltro per la prima volta un candidato del Movimento 5 stelle. E mette in seria difficoltà il Pd, anche in vista delle prossime scadenze elettorali regionali: dovrà continuare a guardare verso il partito di Conte, che, come anche le cronache recenti narrano, poco fa per addolcire i propri rapporti col Pd, o ricucire verso il centro, dove Renzi e Calenda attendono con una buona dose di rivalsa? per il momento, comunque, sembrano improbabili grandi ribaltoni. A meno che un nuovo shock all’economia – o il semplice venire al pettine dei nodi di finanza pubblica – non costringano il governo a impopolari misure fiscali. Ma se ne riparlerà, certamente, dopo le elezioni europee.

Lavoce è di tutti: sostienila!
Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!

SOSTIENI LAVOCE

Articolo precedente

ANPI Cattolica – S. Giovanni Marignano, presentazione del libro «Io contro il duce. Una storia d’amore e d’anarchia»

Articolo seguente

Arte, tredici scultori riccionesi (12 donne) in esposizione permanente a Fiorenzuola di Focara

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

Mirco Bastianelli
Economia

Pesaro. Ketobar, sbarco pesarese per Marco Bastianelli

21 Aprile 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Economia. Quella diffusa sensazione di fragilità economica

20 Aprile 2025
Economia

Rimini FierA (Ieg), acquisita la brasiliana Fiera internazionale dell’Agroindustria Feed & Food

17 Aprile 2025
Gianluca Spadoni
Economia

Riccione. Gianluca Spadoni: “Dazi, più di un’a piccola impresa su due stima nel 15 per cento la perdita del fatturato”

17 Aprile 2025
Economia

Economia. Perché all’Europa conviene mostrarsi falco

16 Aprile 2025
Economia

Gabicce Maremonte, presentata l’immagine 2025 di Gabicce Maremonte, la Pocket Guide turistica e il sito www.gabiccemaremonte.com

9 Aprile 2025
Vignetta di Cecco
Economia

Legacoop Romagna: “L’Europa reagisca sulle multinazionali digitali”

8 Aprile 2025
Coriano. Colline riminesi con vigneti
Economia

Provincia di Rimini, l’agricoltura vale l’1,1 per cento della ricchezza prodotta con 2.290 imprese

3 Aprile 2025
Mostra più articoli
Articolo seguente

Arte, tredici scultori riccionesi (12 donne) in esposizione permanente a Fiorenzuola di Focara

Giovani e smartphone

La riforma Valditara

Piazza del Popolo

Pesaro elezioni, lista civica Il Faro si presenta il 24 aprile

Pinkabbestia presenta: Salottini vista mare Villeggiatura di tutt’altro genere il 28 aprile

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Misano Adriatico. Leurini, bella impresa alla Chianti Ultra Trail 23 Aprile 2025
  • Pesaro, 80 anni dalla Liberazione: tutti gli eventi 23 Aprile 2025
  • Pesaro. Infermieri, lauree in Comune 23 Aprile 2025
  • Misano Adriatico, Oktoberfest di primavera dal 30 aprile all’11 maggio 23 Aprile 2025
  • Riccione celebra Alessio il beato non beato 23 Aprile 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-