Pesaro giornate del Fai: si visita la Camera di Commercio il 12 e 13 ottobre.
Come lo stabile viene raccontato sul sito del Fondo per l’ambiente italiano, una delle massime istituzioni italiane
“Nel centro storico della città, la sede della Camera di Commercio delle Marche della provincia di Pesaro e Urbino nasce come Palazzo dell’Economia Corporativa nel 1936: da quando venne inaugurata ha sempre costituito un luogo di lavoro e servizi, facendo parte integrante della quotidianità dei cittadini di Pesaro. Un edificio rilevante, che a tutt’oggi parla con un linguaggio contemporaneo all’urbanistica e all’architettura circostante. Per la realizzazione della sede viene bandito un concorso di progettazione nel 1933 in un’area liberata dalle demolizioni del cosiddetto ghetto ebraico.
Ne risulta vincitore il progetto firmato dal gruppo romano Mario Paniconi e Giulio Pediconi, che ultimano l’edificio in soli tre anni. Questo periodo, in cui vengono realizzati diversi edifici pubblici, va sotto il nome di “stagione dei concorsi”, proprio perché la procedura di aggiudicazione dei progetti avveniva con bandi pubblici. A Pesaro ad esempio negli stessi anni viene bandito anche il concorso per il Palazzo Comunale, mentre in Italia sono celebri i concorsi per i Palazzi delle Poste di Roma e per alcune importanti stazioni ferroviarie (Roma e Firenze). La stagione dei concorsi costituisce una palestra in cui si possono esercitare specialmente i giovani architetti.
E questi giovani, quali sono allora Giulio Pediconi e Mario Paniconi, formati nell’ambiente accademico e scolastico del fascismo, mostrano un’architettura che, benché nutrita delle idee internazionali, prosegue le linee ideali delle grandi tradizioni nazionali. Questo periodo in architettura può essere definito dall’illuminante ossimoro di una “nuova epoca arcaica” (G. Milelli). È con questi presupposti che un’intera generazione di architetti si appresta a modificare, con una gran quantità di opere pubbliche, il volto delle nostre città senza mai di uscire dalla continua battaglia tra razionalismo e monumentalismo. I caratteri di questa architettura sono facilmente riconoscibili nel Palazzo dell’Economia Corporativa: utilizzo di volumi semplici e puri, studio delle soluzioni architettoniche pertinenti alle funzioni e materiali moderni ma rispettosi della tradizione (paramano laterizio contrapposto al travertino). Il linguaggio che ne risulta è austero e rassicurante al tempo stesso e va sotto il nome di Razionalismo mediterraneo (C. De Seta).
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Durante le visite guidate, porremo attenzione ad alcune soluzioni peculiari: la dinamica pensilina del lato posteriore e la scala principale con l’elegante corrimano scatolare o ancora la parete traforata sopra l’ingresso principale, che è stata letta come puramente razionale al pari di altre soluzioni costruttive di Adalberto Libera (R. Gulli). Ammireremo anche l’apparato decorativo dell’edificio, parte integrante del progetto: i rilievi in pietra posti sui parapetti dei balconi della sala del consiglio di Oddo Aliventi, la decorazione per la Sala del Consiglio di Paolo Medici e figlio, che eseguiranno un pannello policromo ad intarsi marmorei a rilievo con un disegno inciso, ancora visibile, mentre altre decorazioni dell’epoca sono state rimosse o sostituite in quanto presentavano rimandi troppo espliciti al Fascismo. Ammireremo inoltre la parete di fondo della scala che ospita oggi rilievi ceramici di Bruno Baratti del 1969, raffiguranti le varie attività produttive e artigiane rappresentate dalla Camera di Commercio.
a cura di Ramona QUATTRINI e dei Volontari FAI di Pesaro
Luogo solitamente chiuso, proprietà privata
INIZIATIVE SPECIALI
sabato 12 e domenica 13. Sala del Consiglio.
Sabato 12 ore 17: Il palazzo dell’Economia Corporativa di Pesaro (1935). Un modello classico-moderno dell’edificio pubblico di regime. A cura di Riccardo Gulli e Ramona Quattrini. Sala del Consiglio
Domenica 13 ore 16,30: Momento musicale a cura del Conservatorio Rossini. A seguire: Il palazzo dell’economia corporativa di Pesaro nel programma di trasformazioni urbane tra le due guerre. A cura di Clara Tarca. Introduzione e visita guidata all’esterno del Palazzo.
VISITE A CURA DI
Apprendisti Ciceroni Liceo Artistico Mengaroni e Istituto Tecnico Bramante Genga
RINGRAZIAMENTI