La Rimini del futuro vista dagli occhi degli studenti. Chiusa all’ex Astoria la tre giorni dedicata alla rigenerazione urbana con i 60 studenti finalisti
Più di sessanta ragazzi hanno lavorato per tre giorni insieme ad una squadra di esperti provenienti da vari settori professionali che, con le loro competenze ed esperienze, affiancano i ragazzi e le ragazze come facilitatori. Un hackaton ideato e voluto all’interno del secondo tempo del progetto “Ritorno all’Astoria”, per mettere al lavoro sul tema degli usi temporanei, rigenerazione urbana, recupero e valorizzazione di immobili e spazi dismessi nel territorio, proprio i ragazzi e le ragazze che possono partecipare con la proposta di nuove idee e soluzioni per il posto in cui vogliono vivere.
Sessanta quelli presenti nella tre giorni, cento quelli complessivamente coinvolti, cinque i gruppi di lavoro arrivati alla fase finale con progetti giudicati da una giuria di cui hanno fatto parte: Chiara Bellini (Vicesindaca di Rimini), Francesco Conserva (Vicepresidente Open project), Silvia Capelli (Arch. dell’Ufficio Tecnico Settore Infrastrutture e Qualità Urbana del Comune di Rimini), Maurizio Ermeti (Presidente di Italian Exhibition Group e della Fondazione Piano Strategico), Filippo Giorgetti (Sindaco di Bellaria Igea Marina), Filippo Sacchetti (Assessore alla Pianificazione Urbanistica del Comune di Santarcangelo), Marcello Tasini (Eliob Group Consulenze Immobiliari).
Tutto è accaduto negli spazi di un ex Cinema di Rimini, all’interno di un progetto che lo rende il luogo perfetto per fare RIACT. L’evento nasce infatti intorno ai temi degli usi temporanei, rigenerazione urbana, recupero e valorizzazione di immobili e spazi dismessi nel territorio.
Dai lavori è emersa una forte vocazione alla rigenerazione urbana, alla collaborazione trans generazionale anziani/giovani, a laboratori, centri di aggregazione di prossimità, laboratori di quartiere, verde e ambiente.
Ortosapiens, il progetto vincitore
Ortosapiens – semina il sapere, racogli il futuro, è risultato il progetto vincitore. Attraverso un business plan etico sono state progettate interventi di rigenerazione urbana partendo dalle tradizioni di quartiere, dal coinvolgimento delle generazioni più anziane e dei loro saperi sulla cucina, con le più giovani, partendo dalla tavola per arrivare a reti di solidarietà, mensa sociale e lotta agli sprechi. Un focus formativo su agricoltura sostenibile e, direttamente dai più anziani, lezioni di coltivazione. Del gruppo hanno fatto parte Alexa Scani, Erica Fornaciari, Elena Gaspa, Gaia De Benidictis, Valeria Facchini. Per loro la giuria ha dedicato il primo premio, che comprende proprio una full immertion ambientale con una esperienza formativa di trekking nel cuore delle foreste Casentinesi. Previsti tra i premi anche alcuni stage nelle istituzioni, associazioni e aziende che hanno sostenuto l’iniziativa.
Gli istituti e tutti i progetti finalisti
Gli Istituti scolastici di Rimini che hanno partecipato alla fase finale di RIACT sono stati il Liceo linguistico Valgimigli, l’Ites Valturio, la LABA Rimini e i Licei della KARIS Foundation.
Questi tutti i progetti finalisti:
#1 – Gelso Is The Future – Riqualificazione della Piscina Il Gelso a Bellaria Igea Marina
#2 – GenZHub – Uno studentato autogestito con 80 camere e sale ricreative alla Colonia Novarese
#3 – Campus Sport – Un campus multidisciplinare comunale con campi da tennis in erba, da padel, un campo da calcio, tre da calcetto, basket e volley, palestra, bar e una struttura dedicata allo studio dello sport che possa accogliere anche festival sulla cultura sportiva ed eventi. Un campus a gestione comunale
#4 – RiVivo – Per sconfiggere il problema della noia dei giovani e creare occasioni di incontro, dibattito e cultura più vicina alle nuove generazioni, in un format replicabile in più punti della città
#5 – OrtoSapiens – In una villa abbandonata, nel cuore di Miramare, la cooperativa Ortosapiens offre un servizio gastronomico a km0 per chi vuole mangiare sano e gustoso ad un prezzo accessibile, a tutte le età, insieme a lezioni di coltivazioni per introdurre la nuova generazione alle origini dell’agricoltura sostenibile.
“Un modo creativo e coinvolgente – spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alla partecipazione del Comune di Rimini – per vedere la città con gli occhi e l’energia delle più giovani e dei più giovani. Una tre giorni che ha messo insieme tante realtà diverse, istituzioni, aziende, associazioni, professionisti, a servizio delle ragazze e dei ragazzi. Attraverso le loro domande e questo incontro intergenerazionale sono scaturite delle idee e, insieme, dei veri e propri plan di fattibilità. Una esperienza che mi ha rimesso in gioco personalmente e dato tanti stimoli, in coerenza e continuità con quello che è proprio il focus del progetto Astoria, rigenerazione, partecipazione, incontro tra diverse generazioni, bisogni ed opportunità”.