Rimini, pista ciclabile rosa e gialla come omaggio a Marco Pantani su via Montescudo.
Il giallo e il rosa lungo la linea verde e azzurra che unisce la collina al mare. I colori delle maglie delle due corse a tappe più prestigiose si uniscono nel nome del Pirata lungo lo stupendo entroterra. E’ stato completato ieri l’intervento di colorazione della pista ciclabile lungo il tratto di via Montescudo che conduce nel segno di Marco Pantani dalla zona della Gaiofana fino a Ghetto Casale.
L’ultimo ciclista in assoluto ad aggiudicarsi Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno, uno dei più grandi campioni di sempre, le cui imprese fanno parte della storia del ciclismo e al quale il Tour 2024 rende omaggio insieme a Gino Bartali e Fausto Coppi. A loro sono infatti dedicate le tre tappe italiane del Tour 2024.
E nell’anno storico dell’arrivo a Rimini della Grande Boucle, a trent’anni dalla prima vittoria da professionista al Giro d’Italia, quando arrivò primo sul traguardo della tappa dolomitica Lienz-Merano e a vent’anni dalla sua scomparsa, avvenuta a Rimini il 14 febbraio del 2004, Rimini ricorda il Pirata con un tratto lungo 1,2km di pista ciclabile dai colori rosa e giallo a omaggiare i suoi trionfi al Giro d’Italia e al Tour de France.
La pista ciclabile è intervallata, ogni 200 metri circa, da 5 mitiche tappe colorate che hanno reso il Pirata una leggenda. Un progetto ideato e firmato dal designer e artista Aldo Drudi. Questi ‘I Km del Panta’, come recitano la plance posizionate lungo il percorso, corredate anche dalle prime pagine dei giornali sportivi dell’epoca che raccontano le storiche imprese: “Mortirolo 1994” uno dei passi montani più duri d’Europa scalato da Pantani con forza fisica e grande astuzia tattica, “Alpe D’Huez 1997”, una delle pagine più belle del Tour de France, del ciclismo, della storia dello sport, “Selva di Val Gardena 1998” quando il Pirata conquista la Maglia Rosa dopo 45 km di fuga alpina con Giuseppe Guerini, “Les Deux Alpes 1998” pioggia, vento e freddo non fermano Pantani che spinge sui pedali fino ad alzare le braccia al cielo e infine “Oropa 1999” quando il diavoletto di Cesenatico scrive una delle pagine più incredibili della corsa rosa, recuperando 49 avversari e vincendo dopo un guasto meccanico.
Le cinque tappe sono precedute dai portali di accesso alla linea di partenza, posta lato Rimini al Ghetto casale e seguite dal portale all’arrivo lato monte alla Gaiofana, in fase di ultimazione. Un ringraziamento a Ivas Vernici che ha donato alla città le vernici.