Sanità a Santarcangelo: Mirco Tamagnini (direttore ad interim Distretto di Rimini e Riccione
coordinatore provinciale attività distrettuali) risponde a Domenico Samorani.
“Con l’apertura del CAU a Santarcangelo H24 ancora più risposte ai bisogni dei cittadini: replica alle affermazioni del dottor Domenico Samorani
In relazione alle affermazioni del dottor Domenico Samorani sul CAU di Santarcangelo che aprirà lunedì 15 gennaio, pubblicate sugli organi di informazione venerdì 12, a nome di Ausl Romagna desidero fornire una serie di precisazioni nell’intento di fornire una corretta informazione ai cittadini.
Innanzitutto, per amor di chiarezza, la chirurgia senologica è diventata Unità Operativa Complessa per decisione della Direzione Generale di Ausl Romagna, alla luce delle valutazioni compiute nelle sedi competenti, senza alcun riferimento alla candidatura a sindaco del dottor Samorani, allora dipendente all’interno dell’ospedale ‘Franchini’, ora in pensione dal 28 dicembre scorso.
Riguardo al presunto depotenziamento del Punto di Primo Intervento, trasformato in ambulatorio a chiamata, stupisce dover nuovamente rileggere parole già sentite nella seduta del Consiglio Comunale del 28 novembre scorso. Già in quell’occasione il Direttore Generale di Ausl Romagna, Tiziano Carradori, aveva espresso chiaramente quelle che sono le reali caratteristiche della riorganizzazione dell’assistenza territoriale, in un’ottica di sempre maggiore prossimità ai cittadini e miglioramento del servizio, proprio la logica con cui nascono i Centri di Assistenza e Urgenza. In tal senso l’azienda, sulla base delle indicazioni della Regione Emilia Romagna, si sta muovendo in attuazione al Piano approvato il 31-7-2023 dalla Conferenza Territoriale Sociale Sanitaria.
E’ doveroso però ricordare come quello di Bellaria è da anni un Punto di Primo Intervento Territoriale, mentre a Novafeltria dal prossimo 29 gennaio l’attività del CAU – aperto sette giorni su sette dalle 8 alle 20 – si aggiungerà a quella del confermato Punto di Primo Intervento, come presentato nel dettaglio giovedì 10 al Comitato di Distretto Socio-Sanitario, così da garantire ulteriori opportunità di assistenza ai cittadini.
Inoltre le circolari regionali 9 e 10 del 2023 evidenziano che l’attività erogata dal CAU dovrà essere monitorata e in una prima fase di transizione, in attesa del percorso definitivo, prevedono un’interfaccia/interazione fra i diversi punti della rete, compresi in particolare gli accessi in reparto ospedaliero per i pazienti acuti. In sostanza, come azienda stiamo cercando di costruire percorsi che caratterizzano i CAU in base alle peculiarità dei luoghi in cui sono collocati. Nel caso specifico di Santarcangelo presso il CAU verranno effettuati ricoveri verso la Medicina Interna e Lungodegenza. Questa modalità, oltre ad essere già stata concordata con i professionisti, è stata condivisa con la Regione Emilia-Romagna in quanto analoga a quella utilizzata per il CAU di Cattolica. E’ stata anche formalizzata con nota del 13/12/2023 dal Direttore Generale, che con altri documenti ha portato all’attenzione della Regione elementi emersi e valorizzati nella strutturazione delle procedure in corso di validazione, volti a favorire la riorganizzazione del PPI in CAU così da assicurare ai cittadini una migliore risposta in termini di prossimità territoriale. Inoltre sarà potenziata la capacità di presa in carico nei CAU mediante l’utilizzo della diagnostica presente nel nosocomio sede del Centro di Assistenza Urgenza.
Altro elemento fondamentale di prossimità ai cittadini è l’opportunità di avere un servizio H24, rivolto a tutta la popolazione regionale (compresi i domiciliati con scelta medico) senza alcun onere per il cittadino.
Le affermazioni riportate dai media non trovano riscontro nelle procedure che stiamo mettendo in atto e neppure in modelli organizzativi già attivi, come ad esempio a Cattolica. Nel CAU attivato dal 18 dicembre sono stati fin qui 812 gli accessi, con un numero medio giornaliero pari a 41, e 276 accessi nella prima settimana del 2024, con una diminuzione della percentuale dei tassi di abbandono e un tempo massimo di attesa nel primo mese di attività pari a due ore e mezzo.
Come azienda abbiamo attivato un percorso di monitoraggio e valutazione dell’andamento dell’attività, in quest’ottica disponibili ad apportare eventuali correttivi. Ciò che preme innanzitutto all’Ausl Romagna è il diritto alle cure in primis dei cittadini in condizioni sicure, oltre che per i professionisti che si sono resi disponibili (dopo un adeguato percorso formativo) a svolgere attività all’interno dei CAU. Non a caso, sul fronte del personale l’azienda ha garantito il mantenimento in essere di tutto il personale oggi operante all’interno del PPI e afferente al dipartimento di assistenza urgenza, quindi senza alcuna incertezza relativa ai professionisti in servizio.
Eppure nelle sue dichiarazioni Samorani, che pur dovrebbe conoscere a fondo tale organizzazione, dimentica (?) che nel presidio ospedaliero di Santarcangelo oltre a qualificate Unità Operative, con reparti dotati di posti letto per degenza, sono presenti sia un mezzo di soccorso avanzato a leadership medica che un mezzo di soccorso avanzato a leadership infermieristica. Entrambi, confermati dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, sono operativi H24. A concreta dimostrazione di come monitoriamo con attenzione i bisogni del territorio e potenziamo dove c’è più necessità. Il nostro auspicio è che su tema tanto importante tutti possiamo comunicare in maniera trasparente per fornire ai cittadini le informazioni più chiare possibili”.
Dott. Mirco Tamagnini
Direttore ad interim Distretto di Rimini e Riccione
Coordinatore Provinciale Attività Distrettuali