Fortunatamente c’è una maggioranza silenziosa che vuole studiare e non sopporta più l’interruzione delle attività da parte dei filo palestinesi. Si possono fare dibattiti, ma non interrompere il pubblico servizio. Sono convinto che studenti e professori si riapproprieranno delle università. Addirittura a Torino l’università occupata si è trasformata in moschea, dove i mussulmani pregavano. Dobbiamo lasciare spazio a tutte le religioni, senza dimenticare che la nostra religione deve rimanere dominante. L’integrazione va fatta, ma nel pieno rispetto di chi ti ospita.