Che siano italiani o stranieri non importa, ma l’emergenza è sempre più alta. Dopo Caivano è successo ancora. Un branco di giovanissimi ha stuprato una ragazzina di 13 anni a Catania. È segno di un malessere sociale in aumento. Una violenza estrema e inspiegabile. Parlo di malessere, perché mi sembra il vocabolo più appropriato per descrivere dei giovani che compiendo certe azioni dimostrano di non stare bene e di aver perso nella maniera peggiore il valore più importante: il rispetto per il prossimo. Responsabile prima è la famiglia che in assoluto oggi è sempre più assente e lascia questi ragazzi allo sbaraglio. Fino a dove dovremo arrivare? È ora di una svolta radicale, ma bisognerebbe investire anche in formazione.