Centro-sinistra o centro-destra?Ma secondo voi non c’entra niente il cambiamento climatico?
Invece di continuare a parlare di chi è la colpa per screditare l’avversario di turno NOI dei VERDI di AVS CREDIAMO sia il caso di sedersi ad un tavolo Comune, per poi anche dividerci sulle soluzioni da prendere ma, che ora bisogna concentrare le energie sul problema.
Noi siamo tra quelli che sostengono, da tempo, che dobbiamo innanzitutto mettere in discussione il nostro modello di sviluppo nel senso che la battaglia madre e quella di mettere in atto azioni sempre più concrete a contrasto del cambiamento climatico, un cambiamento oggettivamente visibile da tutti.
Non che non ci fossero mai stati in passato fenomeni del genere ma questi si ripetevano dopo decine di anni, ora invece la frequenza si è fatta talmente fitta che quanto affermato è sotto gli occhi di tutti, anche di quelli che si girano dall’altra parte.
Abbiamo poi una legge Regionale del 2017 sul consumo del suolo che FA ACQUA da tante parti continuando di fatto a permettere cementificazione e impermeabilizzazione. ( Ogni area che passa da naturale a impermeabilizzata riduce di circa 7 volte la capacità di assorbimento e quell’ acqua va tutta nei corsi d’acqua)
MORALE: occorre voltare pagina se vogliamo che nel giro di qualche anno si inizino a vedersi i frutti.
La nostra ricetta supportata da numerosissimi esperti in materia:
il sistema di gestione delle acque deve essere aggiornato immediatamente a questi nuovi eventi climatici.
L’estesa rete di fiumi e canali arginati, parliamo di migliaia di chilometri , costruita nel corso del tempo, causa la cementificazione, non regge più.
L’ esteso consumo di suolo in Emilia-Romagna sta contribuendo
agli allagamenti e all’innalzamento dei livelli di acqua sul territorio ed infatti basta guardare la pianura per vedere che si è costruito in maniera consistente anche in aree che oggi, con queste piovosità, presentano gravi criticità.
Certamente va bene realizzare opere di compensazione come Casse di espansione, riprofilatura delle golene e risezionamento degli argini ma questo oggi non basta più.
Oggi occorre ripensare il modello di sviluppo, occorre ridare più spazio ai fiumi e all’acqua spostando prima di tutto gli argini.
Dare spazio ai fiumi è la strada principale da intraprendere, il principale tipo di intervento necessario per affrontare i problemi legati agli eventi alluvionali.
Ribadiamo che per eventi de genere non bastano le casse di espansione, non basta abbassare le golene e adeguare le sezioni, occorre dare spazio all’acqua senza se e senza ma.
Ed a chi invoca invece continuamente come un mantra la pulizia dei fiumi e dei fossi come operazione necessaria e sufficiente per affrontare il problema, diciamo che hanno ragione per quanto riguarda la manutenzione che è sempre necessaria ed utile se fatta bene, ma dannosissima se fatta male eliminando completamente la vegetazione riparia.
Facendo questo non solo si fa un danno grave all’argine indebolendolo notevolmente, ma contestualmente si aumenta la velocità di scorrimento dell’acqua che trasporta così di tutto verso valle accumulando li tutto molto più velocemente con conseguente aumento di n volte del rischio di esondazioni ed alluvioni.
Ogni riferimento a ciò che è accaduto è puramente causale ma ci piacerebbe sapere cosa ne pensa la politica locale ed in particolare che avrà quella delega in seno al nuovo Consiglio Provinciale”.
CESARINO ROMANI, co-portavoce Verde provinciale