“L’ impianto eolico Off Shore rischia di mettere la pietra tombale sul turismo della Riviera perché deturpa il paesaggio mentre c’è la necessità di elevare il valore percepito del brand” dicono alcuni operatori turistici della nostra Costa.
Paesaggio? Certo dipende anche da che punto, anzi da quali punti di vista.
Valore percepito? Quale quello della mucillagine che secondo questi si risolve dotandosi di “cornetti rossi”? Certo se di fronte alle vatiazioni climatiche sempre più evidenti con l’alternanza di periodi siccitosi a frequenti fenomeni torrenziali, anche alluvionali, ai conseguenti riflessi sulla qualità e temperatura dell’acqua con conseguente forte sofferenza al settore della pesca, alla riproduzione delle cozze e delle vongole causate anche dall’invasione di specie aliene come il granchio blu, la ricetta è continuare tutto come prima, ah no scusate dotandosi di “cornetti rossi” forse è il momento di aprire un grosso ed apertissimo dibattito con la presenza anche di strizzacervelli.
Per noi Verdi di AVS una delle azioni da mettere in atto, se si vuole rallentare e pian piano arrestare il fenomeno, parliamo comunque e purtroppo di anni, è quella di iniziare concretamente a contrastare i cambiamenti climatici in atto riducendo le emissioni climalteranti. Cosa fare? Sviluppare tutte le azioni per ridurre lo sfruttamento dei sistemi ecosistemici e per quanto riguarda l’energia utilizzare solo quella proveniente da fonti rinnovabili, che tra le tante cose porterebbe con se un forte messaggio di “pace” riducendo tanti conflitti nel mondo.
Un impianto eolico Off Shore è una risposta importante, non la sola necessaria, ma è un primo passo concreto che la Riviera lancia come forte messaggio di volontà ad impegnarsi concretamente per il necessario cambio di rotta”.
I candidati AVS
SAURO PARI
SIMONA PRONTI