Addio ad Edmo Vandi, il cantore di Riccione: turismo, cultura, locali da ballo, grandi personaggi. Se n’è andato oggi dopo una breve malattia. Aveva 91 anni, lascia il figlia Roberto ed una figlia Maddalena.
Il funerale si tiene il 2 giugno, alle 10, nella chiesa di viale Diaz.
Ha raccontato il genius loci come pochi, caratterizzando la vita riccionese degli ultimi 70 anni. La sua vita è stata contrassegnata da quattro mestieri: addetto stampa del Comune di Riccione, presentatore nei locali da ballo, volto di Tele Rimini, infine segretario di un industriale tedesco. Il tedesco forse è stata la chiave di volta della sua vita. Lo aveva imparato andando a lavorare in Germania e la moglie era tedesca.
Amava raccontare: “In comune si guadagnava poco, dunque ero costretto a fare altri mestieri”. Alto, elegante, bei modi, era un affabulatore straordinario. Da alcuni anni, ogni mese raccontava un personaggio riccionese. Lo faceva con originalità. Attraverso un aneddoto, una piccola storia, aveva l’abilità di rendere la persona prima come uomo e poi come professionista. La sua penna era semplice (chi è bravo amava dire Leonardo da Vinci riesce a semplificare), elegante ed anche di una certa originalità. Gli inserire nei suoi racconti qualche frase in dialetto che rendesse meglio l’idea. Uno dei suoi libri lo aveva intitolato “Ja bu i bu?” (cioè tutto bene?).
Riportiamo alcuni racconti pubblicati sulla Piazza
di Edmo Vandi
Addio a Edson Arantes do Nascimento, in arte Pelè. Forse il più grande calciatore di tutti i tempi, se n’è andato lo scorso 28 dicembre; aveva 82 anni.
Il popolare calciatore brasiliano fu l’unico ad aver vinto tre campionati mondali con la nazionale carioca. Pallone d’Oro Fifa, autore di 1281 gol in 1363 partite. A proposito di questo grande personaggio occorre ricordare che negli anni ‘60-’70 del secolo scorso fu due volte a Riccione ospite dell’industriale tedesco Roland Endler, in collaborazione con il Comune di Riccione (erano i tempi del sindaco Biagio Cenni e Italo Nicoletti). Una prima volta con l’intera squadra del Santos di cui faceva parte (in quell’occasione il Santos disputò una storica partita di beneficenza allo Stadio Comunale con una rappresentativa locale capitanata dal campione riccionese Franco Nanni, davanti a settemila spettatori e con l’intero incasso devoluto agli ospiti di Casa Serena (oggi residenza Felice Pullè).
La seconda in viaggio di nozze con la prima moglie Rosemeri dos Reis Cholbi. Riccione fu una prima tappa prima di proseguire per Venezia, Firenze e Roma. In un’occasione mi fu affidato l’incarico di accompagnare Pelè in visita a San Marino (vedi foto di Pico), dove al nostro passaggio si sentì una signora dire ad un’amica:”Chi sarà quel negretto che corre dietro a Edmo Vandi” (mi vedevano ogni sera leggere il telegiornale a Telerimini). Lo ricordiamo come persona alla mano, umile e pronto ad esserti amico a riprova che per diventare campioni non bastano i piedi.
Ci ha lasciato l’artista Roberto De Grandis
Il ricordo di Edmo Vandi
Dava vita ai personaggi dei miei racconti.
Rendeva piacevolmente visibili i miei ricordi.
Efficace, spiritoso, sempre pronto a rispondere alle mie richieste (la Vèdva furba che appare in ogni numero della Famija Arciunesa ne è una pregevolissima testimonianza). Era orgoglioso di queste collaborazioni. Grandissimo illustratore di libri e narrazioni a livello nazionale, era un artista a tutto tondo anche nella pittura vera e propria. Avrebbe potuto arrivare in alto anche in questa arte, ma non sopportava mettersi in gioco temendo l’ignoranza presente, nei sempre tanti pseudo intenditori. Ai miei inviti, ai miei complimenti per le opere che mi capitava di intravvedere, rispondeva che era troppo geloso dei suoi lavori per sottoporli all’incomprensione, al giudizio sempre condizionato di chicchessia. Lo spronavo inutilmente anche se aveva un’alta considerazione dei miei giudizi (mi chiamava “il Vate”).
E’ venuta meno una persona che avrebbe meritato di continuare ad essere sempre con noi per la sua modestia, la sua umiltà, la sua discrezione.
Ci ricorderemo di lui ogni volta che penseremo alle cose buone della vita.
