di Gianfranco Vanzini
Allora si può fare un raduno di circa un milione di giovani provenienti da 150 paesi del mondo,
praticamente da tutto il mondo e fare un incontro di pace.
Dove si sventola un cartello che partendo dalla scritta latina: “Si vis pacem para bellum” (se
vuoi la pace preparati alla guerra) si arriva a: “Si vis pacem para pacem” cioè: se vuoi la pace
lavora per la pace.
Un incontro dove si parla di pace, dove si parla di amicizia, dove si parla di fraternità, un
incontro senza violenza un incontro senza slogan assurdi. Ecco quello che è successo in questi
giorni a Roma durante il Giubileo dei giovani. Non ci sono stati interventi delle forze dell’ordine,
tutto è filato liscio come l’olio.
Allora si può, basta volerlo.
Allora si può manifestare la propria vitalità e il proprio entusiasmo in pace con tutti facendo il
giro del mondo rimanendo a Roma e incontrando tante persone diverse tutte nello stesso
posto.
Tutte con lo stesso fine: lavorare per la pace, volersi bene, essere amici di tutti in particolare di
quel Gesù Cristo che è quello che unisce e che vuole bene a tutti.