Cesenatico. Al Custodisca il “Viaggio dell’Eroe” di Loris Falconi il 7 sera.
Per la rassegna “Uomini e donne straordinari”, l’hotel di Cesenatico ospita un grande pensatore del nostro tempo
Un viaggio tra mitologia e tradizioni antiche, spigolando tra l’archetipo dell’eroe e il topos letterario del viaggio.
Verrebbe da dire “lasciate ogni certezza o voi che entrate” presentando la serata di domani sera (giovedì) al Custodisca Hotel di Cesenatico che – per la rassegna “Uomini e donne straordinari” – ospita il dottor Loris Falconi, geniale creatore di un laboratorio teorico-esperienziale che ha un obiettivo per nulla banale: diventare ciò che da sempre siamo.
“Al Custodisca – dice – parleremo di un viaggio che può essere sintetizzato in tre tappe: l’uscita dalla meccanicità degli schemi sociali contemporanei, l’iniziazione e il ritorno al mondo ordinario. Si tratta di un viaggio tra l’animismo e la filosofia jungiana che insegue, in primis, una finalità: lo scardinamento di quei modelli sociali che, propinandoci valori distorti e fasulli, ci allontanano dalla nostra essenza, conformandoci verso un ego che con noi c’entra poco o nulla”.
L’ha chiamato il “Viaggio dell’Eroe” ed è un percorso simbolico-iniziatico, una vera e propria Opera di Coscienza, frutto di più di dieci anni di esperienza da parte del Dott. Falconi nell’ambito della filosofia, della psicologia del profondo e dell’ipnosi.
Il “viaggio” è costituito da 12 grandi tappe corrispondenti a 12 fondamentali Archetipi della nostra Psiche, “che – spiega – possiamo riconoscere nel nostro modo di agire nel mondo e in relazione agli altri nostri simili”.
“In tutte le antiche tradizioni sapienziali – spiega il dottor Falconi – grazie ai racconti, ai miti e alle leggende tramandate oralmente dai cantastorie, pur nella loro naturale diversità, possiamo ritrovare determinate costanti che si ripetono al di là della latitudine e del tempo. Esse ci parlano di un essere umano che, ad un certo punto della sua vita, viene richiamato alla sua autentica missione esistenziale da una vocina interiore sempre più forte. Il suo destino è quello di diventare un Eroe. Per far questo però ha bisogno inizialmente di distaccarsi dalla comunità entro la quale è nato ed è cresciuto. Il distacco lo conduce verso una dimensione straniante, verso l’ignoto, con la fiduciosa e piena accettazione di poter affrontare ciò che lo aspetta, pur non potendolo prevedere e calcolare in termini razionali. Qui avviene l’iniziazione, dove il nostro eroe trascende se stesso, oltrepassando i suoi abituali limiti e riconoscendo ciò che da sempre è. Una volta accolto questo dono, egli è pronto a tornare nel mondo ordinario, portandolo a tutti coloro che saranno pronti ad accoglierlo. L’eroe, come di certo avrete capito, parla di noi. Egli rappresenta ciascuno di noi, poiché ciascuno di noi possa scoprire, nell’arco della sua vita, il proprio dono, la propria vocazione, i propri talenti, al fine di portare uno spicchio di luce nel mondo e dare senso alla sua esistenza terrena in relazione agli altri che incrocerà sul suo cammino”.