Di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
Il ministro Giuseppe Valditara con il suo solito pugno di ferro ha vietato i telefonini a scuola. Per un insieme di ragioni è un’iniziativa giusta. I ragazzi ne fanno già un utilizzo eccessivo a casa talvolta addirittura a tavola quando sarebbe invece fondamentale parlare con i genitori. A scuola poi sono un grande motivo di distrazione quando sappiamo che stare attenti alle lezioni vale già metà dell’apprendimento. Inoltre, sappiamo che dal cellulare si possono copiare compiti in classe o fare un tema o un compito con l’intelligenza artificiale. Il rapporto a scuola deve rimanere insegnante e discente, stimolare il dialogo con il professore e lo scambio di opinioni. Solo così la formazione di un alunno può essere completa e ottimale.