Chi sono davvero i piccioni?
Come convivere in modo rispettoso?
Catturati dal loro habitat naturale e allevati fin dagli albori della civiltà, i piccioni sono stati abbandonati solo in tempi recenti, con l’inizio dell’era dell’informazione e in particolare della trasmissione elettrica dei messaggi. I piccioni dunque non sono veri e propri uccelli selvatici, sono piuttosto animali domestici divenuti randagi.
A loro è dedicato un incontro molto particolare, dove parole, musica e immagini trovano uno sbocco comune e condiviso: portare conoscenza, per creare alleanza tra le specie viventi, per un modo sensibile e intelligente di convivere dentro la città. Perché anche la città è un ecosistema e perché ogni essere vivente merita rispetto.
L’evento rientra nella Terza Edizione di ALTISSIME VOCI/ Festival Musicale tra Terra e Cielo, come sua anteprima invernale.Il Festival, dedicato alle voci dei rondoni e ideato da Arianna Lanci, è organizzato da Monumenti Vivi Rimini ed Ensemble Vocale Canòpea, con il patrocinio della Lipu.
Due ospiti in collegamento online:
- Mauro Ferri, cofondatore dell’associazione nazionale Monumenti Vivi ed esperto da più di vent’anni di metodi di contenimento dei piccioni che siano rispettosi del benessere animale e che tutelino la biodiversità urbana.
- Alessandro Lamuraglia, autore del libro “IL PICCIONE DI NON RITORNO/ I colombi: un inaspettato viaggio di conoscenza e sensibilità”, ha iniziato dal 2010 un percorso personale di contatto diretto e ricerca approfondita sui colombi.Oltre a riportarci dati storici e culturali, e a parlarci della biologia ed etologia dei piccioni, Alessandro condividerà con noi esperienze affettive e comunicative davvero straordinarie con numerosi individui di questa specie che a dispetto delle tante leggende metropolitane è tra le più studiate dalla scienza per quanto riguarda le capacità cognitive simili all’uomo.
Un ospite in presenza:
- Fabio Lombardi, scrittore, racconterà la presenza dei piccioni nell’arte, tra cinema e letteratura.
Come sempre il format del Festival prevede una prima parte divulgativa e una seconda parte musicale. Filo conduttore degli eventi infatti è la concezione del canto come modalità di relazione privilegiata con gli uccelli e più ampiamente con le altre specie viventi che abitano la città insieme agli esseri umani. Punto di partenza è l’esperienza dell’ascolto, che si amplia e che si affina, al fine di valorizzare l’armonia nella convivenza tra esseri umani, animali e piante nel contesto urbano.
La performance multimediale STORMI DI VOCI/MIGRAZIONI DELL’ANIMAmette al centro la relazione con il cielo, il sentimento di meraviglia che ne deriva e la registrazione del canto di diverse specie di uccelli selvatici che si legano al fiume Marecchia e alla città di Rimini e che entrano in dialogo con la voce e il clavisimbalum di Arianna Lanci. A partire da un contatto quotidiano, che diventa valorizzazione e- infine- performance musicale, il concerto vuole così essere un “luogo”, uno spazio di ricongiungimento tra la terra e il cielo, un riposizionarsi dell’essere umano dentro la complessa e magica trama qualitativa del mondo sonoro in cui si trova immerso, non più fulcro, ma parte di un tutto, di uno stesso respiro. Il canto degli uccelli non ha quindi nulla di ornamentale, ma diviene il centro di uno spazio interiore, di un migrare stando fermi, per addentrarsi nel qui ed ora- come a coltivare una forma più sottile di attenzione. Il frutto di questa performance è una musica suggestiva- evocativa- che, legandosi essenzialmente alla fonosfera celeste, reinserisce l’essere umano nel mondo animale, superando la dicotomia tra natura e cultura per l’instaurazione di un nuovo collettivo inclusivo e plurale.
Gli artisti:
Arianna Lanci (ideazione, field recording, testi, immagini, voce, clavisimbalum)Emiliano Battistini (field recording, live electronics)Mattia Fornaciari (visual director)
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