Granchio blu, dalla Regione Emilia Romagna un milione di euro per il contenimento.
Granchio blu, la Regione mette a disposizione un milione di euro a favore delle imprese per il contenimento, trasporto e smaltimento degli esemplari raccolti, non soggetti a commercializzazione. L’assessore Mammi: “Stanziamo risorse nostre per il terzo anno consecutivo. Il bando è pronto: un aiuto concreto per salvaguardare un settore che vive una vera e propria emergenza”
Verrà assegnato un valore pari a 1,50 euro per chilogrammo di prodotto in discarica o in centri di smaltimento autorizzati a partire dal 1^ gennaio 2025. Le domande entro il 16 luglio prossimo
Bologna – Un milione di euro di risorse regionali a sostegno delle imprese titolari di concessioni demaniali per l’attività, svolta nel corso del 2025, di contenimento, trasporto e smaltimento di esemplari di “granchio blu” (Callinectes sapidus), raccolti e non soggetti a commercializzazione.
Lo stanziamento, sulla base della legge 3 del 2025 (l’articolo 26 prevede “Interventi straordinari per il contenimento della diffusione invasiva del granchio blu”), ha avuto il via libera dalla giunta; e contestualmente è stato approvato il bando, con i requisiti di accesso e di ammissibilità di chi fa richiesta, le modalità per il calcolo dell’entità dell’aiuto, oltre ai criteri e alle modalità di erogazione.
È dall’inizio dell’autunno del 2022 che, nell’area antistante la costa dell’Emilia-Romagna, e in particolare nelle acque ricomprese fra la parte settentrionale del comune di Goro e la parte meridionale del comune di Comacchio, continua a verificarsi la proliferazione di granchi blu. Una specie, questa, responsabile della distruzione delle vongole allo stadio giovanile, il cosiddetto novellame, e la fortissima riduzione, nell’ordine di oltre il 70% in alcune aree, delle vongole di taglia commerciale.
“Fin dall’inizio di questa vera e propria emergenza siamo stati al fianco delle imprese e delle cooperative colpite da questo dramma- ricorda l’assessore all’Agricoltura e Pesca, Alessio Mammi-. Abbiamo stanziato 1 milione di euro per i danni del 2023, 1 milione di euro per i danni del 2024 e 1 milione di euro per il 2025– aggiunge Mammi-. La Regione, con questo ulteriore provvedimento che permette alle imprese di accedere al nuovo bando, continua a contribuire concretamente ai costi sostenuti per il trasporto e lo smaltimento degli esemplari non commercializzati. Auspichiamo vivamente che nel frattempo arrivino anche le risorse nazionali.”
Il bando
Il contributo comprende le spese per il trasporto del prodotto dagli impianti di acquacoltura ai punti di sbarco autorizzati nei porti; le spese di trasporto per il trasferimento dai punti di sbarco ai mezzi idonei per l’avvio allo smaltimento; le spese per il trasporto alle discariche o ai centri autorizzati per lo smaltimento; gli oneri e le spese sostenute per lo smaltimento in discarica o in centri di smaltimento autorizzati.
È forfettariamente commisurato agli oneri e a tutte le spese sostenute per le attività di contenimento, trasporto e smaltimento dei granchi blu raccolti e non commercializzati, assegnando un valore pari a 1,50 euro per chilogrammo di prodotto smaltito in discarica o in centri di smaltimento autorizzati a partire dal 1^ gennaio 2025.
Possono beneficiale degli aiuti previsti dal bando le microimprese, piccole e medie imprese (PMI) attive nel settore dell’acquacoltura, purché siano titolari di concessioni di aree demaniali destinate al mantenimento di impianti di acquacoltura che rientrino all’interno dei confini della Regione Emilia-Romagna o siano nelle acque marine antistanti le coste della Regione; siano iscritte all’Anagrafe delle Aziende Agricole della Regione Emilia-Romagna.
L’aiuto alle imprese sarà limitato alla compensazione di un quantitativo di prodotto smaltito pari a 660mila kg complessivi. Qualora le domande pervenute superino globalmente questo quantitativo, l’aiuto sarà ridotto proporzionalmente ai quantitativi smaltiti.
La domanda di contributo deve essere trasmessa esclusivamente tramite PEC all’indirizzo: territoriorurale@postacert.regione.emilia-romagna.it entro il 16 luglio 2025.