Di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
Ci sono anche casi in cui la reazione è eccessiva. È quello di Cinzia Dal Pino che ha ucciso pare volontariamente il suo borseggiatore, un marocchino di 47 anni investendolo con l’auto e schiacciandolo contro un garage. Ora è accusata di omicidio aggravato dalla crudeltà. Si poteva reagire dandogli una lezione ma non certo uccidendolo . La signora è ai domiciliari con il braccialetto elettronico e si dichiara innocente perché sostiene di non averlo voluto uccidere, ma che si sia trattato di un evento fortuito. In questo caso la legittima difesa è stata ampiamente superata?