No amianto alla zona artigianale Santamonica. Affoltata serata il 19 marzo nella tendo-struttura del Villaggio Argentina. Organizzato dal neonato Comitato per la tutela della zona artigianale della Santamonica Villaggio, erano presenti il sindaco Fabrizio Piccioni ed il segretario del Pd Alberto Para.
Affollatissima assemblea, civilissimi ma preoccupati interventi. Amministrazione comunale sulla graticola, in difesa, ma non convincente (ha appena approvato il Piano regolatore, il Pug, che lo permette) e tesa a scaricare le responsabilità anche sulle presunte “invenzioni” della stampa, ma non solo.
Presieduto da Henrich Nobili, il Comitato ha chiesto la delega per intraprendere azioni giudiziarie.
I fatti.
L’azienda Manta ha chiesto di poter stoccare l’amianto sotto una tettoia di 50 metri quadrati nel cuore della zona artigianale della Santamonica. Cosa possibile dalla legge urbanistica comunale. Ora la decisione è sui tavoli della Regione Emilia Romagna e la Conferenza provinciale dei servizi. La legittima richiesta della Manta chiama in causa l’amministrazione comunale e la legge dello sviluppo urbano e civile della comunità. Misano ha già una zona artigianale compromessa, Raibano, perché non concentrare lì tutte le lavorazioni ad alto impatto inquinante? Chi scrive pensa che gli sia sfuggita la cosa al momento della redazione del Pug (Piano urbanistico generale). Insomma, l’uomo è imperfetto. Alla Santamonica ci sono atre imprese dalle lavorazioni difficili che andrebbero sposate nell’arco degli anni altrove, ma questa è un’altra storia.