Misano Adriatico. Comitato tutela e sviluppo della zona artigianale Santamonica: “Il sindaco promette mentre il Tar chiede certezze!”.
“Gli Avvocati Bonavita Alessandro, Gioffre’ Giuseppe e Giuffrida Francesco chiamati a difesa della cittadinanza già da metà febbraio, annunciano l’esito dell’udienza svoltasi mercoledì scorso 17 settembre comunicando che il TAR ha preso atto della rinuncia informale dichiarata a mezzo stampa sia dal Comune di Misano Adriatico che dalla ditta Manta e di conseguenza si aspetta che l’amministrazione metta nero su bianco una promessa espressa fino ad ora solo a parole nell’ottica di una soluzione bonaria della vicenda. Il Tribunale ha così fissato l’udienza pubblica al 25 febbraio 2026 per verificare che vi sia una desistenza certa e formale da parte delle controparti interessate. Il comitato si ritiene soddisfatto per questo primo passo verso la formalizzazione di un atto che attesti la volontà di Manta di non procedere con l’iter amministrativo. Ora spetta alla ditta mantenere la promessa e all’amministrazione comunale far in modo che la promessa venga mantenuta. L’autorizzazione ottenuta dalla Manta ha già aperto un pericoloso precedente che potrebbe far convogliare sul nostro territorio ditte che trattano rifiuti di ogni genere, l’amianto sarebbe solo il primo passo ricordando che ci sono innumerevoli tipologie di rifiuti nocivi che attualmente non possono sostare nemmeno nella nostra isola ecologica ma che un domani potrebbero essere liberalizzati e accumulati grazie al benestare di chi a Misano nemmeno ci vive ma la gestisce da “remoto”! Una cosa è certa: i cittadini di Misano non hanno nessuna intenzione di diventare una discarica né pubblica né privata né vogliono tantomeno essere terreno fertile per imprese che lucrano sulla salute pubblica. Da tempo, il comitato per la tutela e lo sviluppo della zona artigianale, supportato da oltre 1.500 firme di cittadini, chiede che il suo comune venga reso libero da tutti i depositi di amianto; quello attuale già autorizzato e quelli futuri pertanto ci si aspetta dall’amministrazione un intervento a tutela della propria cittadinanza a 360° per non dover ricorrere alle vie legali ogni volta che “qualcuno arriva in città”! Ad oggi questa tutela per il nostro futuro spetta in ultima parola al nostro Comune per il quale nulla ancora è deciso… Come si suol dire: Il suo voto potrebbe confermare o ribaltare completamente il risultato!”.