Misano Adriatico. Piccioni: “Continuiamo a celebrare il 25 Aprile con orgoglio di consapevolezza”.
La mattinata si è aperta con la posa delle corone ai tre monumenti ai caduti sul territorio comunale ed è proseguita con la Santa Messa in memoria dei caduti di tutte le guerre nella chiesa di Misano Mare.
In Piazza della Repubblica, i discorsi del sindaco Fabrizio Piccioni e di Nicola Semprini dell’ANPI di Misano. Sul palco anche gli alunni dell’Istituto Comprensivo che hanno letto poesie, racconti e testimonianze che hanno invitato a riflettere.
“Oggi ricorre l’80° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo – ha ricordato il primo cittadino -. È il giorno in cui rendiamo onore a chi ha lottato, spesso fino all’estremo sacrificio, per conquistarci un futuro libero e democratico. È il giorno in cui ricordiamo la fine dell’occupazione nazista, della dittatura fascista e di una guerra che ha lacerato l’Europa e il mondo intero. Sono passati 80 anni e quante volte, in questi otto decenni, l’umanità ha dimenticato la lezione della guerra. Oggi, nel 2025, il mondo è di nuovo attraversato da venti di guerra. La voce più autorevole che in questi anni ha parlato insistentemente di pace e ha chiesto la fine della guerra in Ucraina e la fine degli atroci bombardamenti su Gaza condannandoli senza indugio, è stata quella di Papa Francesco che ha lasciato il mondo terreno qualche giorno fa scavando un vuoto incolmabile non solo nella comunità cristiana, ma anche tra i costruttori di pace. A lui va il nostro ricordo e la nostra riconoscenza.
Oggi l’Europa è di nuovo messa alla prova: dai conflitti armati alle sfide migratorie, dalla crisi climatica all’ascesa di nuovi nazionalismi. Per questo dobbiamo tornare a credere nell’Europa unita, solidale, democratica, capace di agire in modo forte e coeso, nel rispetto dei diritti e della dignità di tutti. Perché, come ci ha insegnato la storia, nessun Paese si salva da solo. La libertà non è una proprietà esclusiva: è una responsabilità condivisa. Continuiamo dunque a celebrare il 25 aprile con orgoglio e con consapevolezza. Continuiamo a farlo con l’ANPI, con i partigiani che ancora sono con noi e con le nuove generazioni, che devono raccogliere e custodire questa eredità”.


