– Il milanese-veneto di cognome di origine austriaca Silvio Schmalzbauer ha casa a Misano dal 2014. Da allora vi passa gran parte dell’estate. E’ una delle tante menti eccellenti che l’hanno scelta come seconda casa. Arriva in Romagna nel 2004, proveniente dalle spiagge liguri. Lo traghetta un amico-medico del suo paese, Gorgonzola (Milano), che è originario di Tavoleto. E’ subito amore. Dice: “I romagnoli hanno caratteristiche uniche: sono genialoidi ed espansivi. Con qualche difetto: spesso con poca cultura e a volte pericolosamente superficiali”.
“Sono un bastardo”, ama dire con una punta di ironico sorriso l’ingegnere meccanico specializzato in circuiti idraulici Silvio Schmalzbauer. Famiglia originaria di Venezia con ascendenze austro-ungariche diventa milanese, ma aperta sul mondo. Il babbo Alfredo nasce ad Alessandria d’Egitto e studia ingegneria elettromeccanica a Parigi. Come il babbo, Silvio nasce ad Alessandria, dove resta fino a 12 anni, fino al 1958. Grazie alla lunga permanenza, è fluente in arabo ed altre tre lingue (francese, inglese ed un po’ di spagnolo). Il babbo torna in Italia per diventare responsabile della Caterpillar, il prestigioso marchio che produce solo negli Stati Uniti ed ha unità commerciali in tutto il mondo. Con orgoglio: “A mio babbo non ho mai chiesto niente; è stato direttore generale fino al 1976”.
Si laurea all’Università di Milano e inizia a lavorare. Il primo impiego di Silvio, sposato, un figlio che ha ereditato la sua azienda (Timeco), è alla Catene Regina di Merate, una delle eccellenze ancora oggi del made in Italy. Vi resta due anni; approda come commerciale alla Anbel di Milano, macchine per scavare gallerie. Silvio: “E tutt’ora una bell’azienda”.
Nel 1976, a 30 anni, si mette in proprio per studiare e vendere talpe per scavare tunnel. Finora ha venduto 128 macchine ed è il re delle gallerie in Italia. Le sue macchine, costruite dalla tedesca Herrenknecht, leader nel mondo, hanno scavato le più famose gallerie italiane: Brennero (alta velocità), le metropolitane di Roma (Linea C), Napoli (1), Milano (4), l’Aurelia a Savona… e molto altro ancora. In questo momento una delle sue talpe (la più grande del mondo con un diametro di 16 metri) sta scavando la Santa Lucia tra Bologna e Firenze. Ha operato anche nel Riminese: fognature a Rimini e altro Pennabilli.
Costruire talpe è prima studio delle terre e delle rocce e poi farla. Se non si progetta su solide basi tecniche e d’esperienza, il mostro non scava. A chi opera con un’azienda tedesca e si confronta col mondo, non si può non chiedere pregi e difetti della cultura industriale italica. Argomenta: “Siamo una società che guarda più al proprio tornaconto che all’utilità del bene, come fanno i tedeschi. Un popolo con un approccio pragmatico: se serve, lo faccio”. Ed il futuro del Belpaese? Silvio : “Di m….. Negli ultimi anni siamo peggiorati; siamo incatenati da una miriade di leggi. Ci mettiamo a legiferare anche sui progressi tecnici. Abbiamo davanti un percorso lungo e complesso ed è riduttivo quello che dico”.
Oltre a fare impresa, Silvio Schmalzbauer ha tenuto seminari nelle università di Milano, Roma, e Bologna. Gli sono cari i seminari di Agordo (Veneto); dalla quale escono i periti minerari. Ha regalato alla scuola un cuore di una talpa dismessa. La scultura impreziosisce l’esterno.
Mente pronta, al 61, il suo Bagno, ha fondato sotto una tenda il Circolo Pickwick: quattro chiacchiere in allegria e tanta altra intelligenza…