Misano Adriatico, stoccaggio di amianto nella zona artigianale Santamonica: civile incontro pubblico al Villaggio Argentina il 21 febbraio, ospiti dal Comitato del Villaggio Argentina nella nuova tensostruttura.
Informare e sensibilizzare la comunità sulla richiesta di autorizzazione impianto per la messa in riserva e il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi e per il deposito preliminare di rifiuti pericolosi da realizzare in
via Larga, 44 Misano.
E’ nel cuore di una zona artigianale, vicino ad attività agro-alimentari ed abitazioni civili, alcune già
esistenti quando è nata la zona, altre costruite perché il comune aveva dato la
possibilità di avere casa e lavoro, capannone e civile abitazione.
E’ previsto che i bancali di amianto verranno accatastati in container all’aperto. Tanti i pericoli: incendio, dispersione di polveri per cadute accidentali oppure eventi eccezionali.
La prima casa è a cinque metri e i capannoni a fianco sono diretti confinanti.
I cittadini sono venuti a conoscenza solo tramite un articolo di giornale lo scorso 6 febbraio
e subito sono andati a verificare il progetto depositato in Regione Emilia
Romagna.
Il campanello di allarme è stato dettato dalla scadenza per la presentazione di
osservazioni, il 9 febbraio: avevano solo tre giorni. Serviva raccogliere informazioni dai
documenti presentati dall’azienda in Regione per capire e depositare osservazioni
coerenti.
Nella domanda l’azienda richiede:
– rifiuti speciali non pericolosi derivanti dalle attività di costruzione e
demolizione dall’azienda;
– rifiuti speciali pericolosi (eternit) derivanti dall’attività di bonifica svolti
dall’azienda;
– rifiuti speciali non pericolosi costituiti da apparecchiature elettriche ed
elettroniche.
Un gruppo di cittadini ha chiesto un appuntamento all’assessore all’Ambiente. L’assessore Nicola Schivardi ha ascoltato il grido di allarme, ma anche fatto notare che come Comune devono attenersi alle procedure e se la richiesta dell’azienda è legittima, non possono che accoglierla. Ha aggiunto che come Comune faranno sentire le preoccupazioni dei cittadini in Regione.
Sono state depositate 32 osservazioni tramite PEC in Regione.
Per essere ascoltati serve unione, conoscenza e competenza.
Materia complessa e contraddittoria è stato chiesto il supporto a l’associazione BENESSERE AMBIENTALE E SOCIALE e all’associazione che sta nascendo MISANO BENE COMUNE.
Fanno parte dell’associazione esperti ingegneri professionisti in materia ambientale.
Hanno esaminato il progetto e preso atto che sicuramente gli enti
preposti come Regione ed Arpa chiederanno all’azienda integrazioni perchè
mancano dati.
Come gestiranno le emergenze ?
La serata ha avuto lo scopo di mettere a conoscenza, far capire che i cittadini sono preoccupati per la salute pubblica e sensibilizzare per creare una voce comune.
Solo la voce unita dei cittadini può dare una possibilità per essere ascoltati in Regione.
Informazione consapevole, questo il tema della serata e si chiede il sostegno di tutti i misanesi, in
primis del Comune, che può aiutare solo se è uniti nell’idea che quella non è una locazione idonea: abitazioni civili attigue ed attività anche di trasformazione alimentare mette a rischio la salute pubblica.
L’azienda che ha fatto richiesto, la Manta, ha sede nella zona artigianale di Raibano, zona che già accoglie strutture a forte impatto ambientale, come l’inceneritore.