– Entra in contatto con uno dei massimi albergatori del turismo della provincia di Rimini per la possibile ristrutturazione di una villa nel cuore di Riccione. Si chiama Stefano Copioli e gestisce una quindicina di strutture in tutt’Italia. Thomas Gambini, gli dice: “Se lei mi dà la chiave, do un’occhiata per rendermi conto di che cosa si tratta”. Il proprietario gliela consegna. Dopo alcuni giorni, Thomas Gambini ed il suo collaboratore Jacopo Bozzi, gli presentano il progetto. L’imprenditore: “Ditemi, quanto volete per seguirla”. Ora si occupa anche degli alberghi.
La storia si ripete per l’eventuale rivisitazione di una gelateria a Imola: con l’insegna Gioelia. Attraverso un amico morcianese Leonardo Casalboni, entra in contatto con il titolare, Proni, a capo di una importante azienda di Lugo per la produzione di ingredienti per il gelato. Thomas ed il collaboratore Jacopo vanno per i rilievi e prim’ancora della commessa presentano il progetto. Siamo lo scorso novembre. Da allora, sono state aperte una ventina di gelaterie con lo stesso format in tutt’Europa e non solo: Rabat, Marbella, Siviglia, Bucarest, Bulgaria. Ne dovrebbero inaugurare ancora una decina.
La velocità è una delle cifre di Thomas Gambini. Sposato, due figli già grandini (Federico 16 anni e Dario 13) ha studiato architettura all’Università di Milano. Mentre effettuava il suo percorso formativo per un anno e mezzo ha fatto il commesso (i genitori da sempre hanno due bellissimi negozi di calzature a Morciano) a 10 Corso Como Store; uno dei negozi più esclusivi di Milano. Ne era la titolare Carla Sozzani, la sorella Franca allora era la direttrice di Vogue Italia. Aveva come clienti il compagno di Armani, Gianna Nannini, i figli di Silvio Berlusconi, Ricky Martin… A chi gli chiede che cosa ha imparato da quell’esperienza, dopo una breve pausa di riflessione dice: “A saper stare zitto ed a parlare quando è ora. A sapere che cosa è bello e cosa è brutto. Ed anche i valori della vita”.
Al Politecnico di Milano ha avuto professori di prestigio. Il più importante forse è stato Massimiliano Nastri, uno dei punti di riferimento di Renzo Piano, uno dei massimi architetti al mondo. Piano di Nastri disse: “Lui è come Mozart, né una nota di più, né una di meno”. Nastri e Gambini sono diventati amici; ed usa passare le vacanze a Riccione.
Finito gli studi, il morcianese per 4 anni si fa le ossa nello studio di quella mente originale di Giovanni Cenni, un morcianese che ha caratterizzato la progettazione del nostro territorio e non solo. Gambini: “Giovanni per me è stato fonte di ispirazione e riferimento. Penso che sia una delle persone con più gusto che abbia incontrato nella mia vita. Ha una visione diversa delle cose, direi trasversale, da mossa del cavallo. Da lui ho imparato molto”.
Una data importante della sua vita è il 2013; apre lo studio a Morciano. Da allora, ha inanellato una serie di lavori che lo hanno portato a quello che è oggi. Ha fatto piccole cose e progetti importanti: la villa di Diego Della Palma sulle colline della riviera, condomini, la villa con giardino nel cuore Riccione. Lavora anche per gli enti pubblici. Per ragioni affettive è legato al cortile Mariotti a Morciano (appena inaugurato), alla sistemazione dell’esterno del palazzo comunale a San Clemente, il monumento ai Caduti di Nassiriya a Sant’Andrea in Casale.
A chi gli chiede, i principi alla base della sua progettazione, racconta: “Linee semplici, simmetria e funzionalità. Tutto questo si realizza grazie al ruolo fondamentale dei collaboratori. Con Jacopo c’è una confronto continuo”.









