Pagine di legalità: studenti riminesi a confronto con il sindaco Sadegholvaad sulla lotta alla mafia.
A dialogare con loro anche il vicepresidente di CIA-Conad Filippo Lorenzini, e la rappresentante di Libera, Viola del Magno. In diretta streaming da Milano Pif, Pietro Grasso e Rosy Bindi
Più di cento studenti delle scuole superiori di Rimini a confronto sui temi della legalità e della lotta alla criminalità organizzata. A dialogare con loro nell’aula magna del Liceo Serpieri c’erano il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, il vicepresidente di Commercianti Indipendenti Associati – Conad, Filippo Lorenzini, e la rappresentante di Libera, Viola del Magno. Ha introdotto i lavori la docente Fabiola Perazzini.
L’iniziativa ha rappresentato l’appuntamento conclusivo di Pagine di legalità, esempi di cittadinanza, un progetto promosso da Fondazione Conad ETS e Fondazione Scintille di Futuro, con il sostegno di CIA Conad per analizzare con gli studenti quanto le mafie si siano infiltrate nell’economia e nella vita sociale di tutto il Paese, andando ben oltre le tradizionali regioni del Sud d’Italia.Nel corso della mattinata gli studenti si sono collegati in streaming con Milano, da dove sono intervenuti in diretta nazionale il noto regista e attore Pif, l’ex magistrato antimafia e presidente del Senato Pietro Grasso, il direttore della fondazione Scintille di futuro Alessio Pasquini e Rosy Bindi, già presidente della Commissione parlamentare antimafia.
La storia della mafia – è emerso dal dibattito – è in definitiva una storia di soldi, di sangue e di affari. Tutto gira attorno alla ricerca dell’illecito arricchimento e del potere che ne deriva. Il pericolo che incombe è che la strategia dell’invisibilità, della sommersione, dell’assenza di manifestazioni violente ed eclatanti possa generare la momentanea illusione che le mafie siano state sconfitte, dimenticando la loro capacità di mimetizzarsi e sopravvivere. Proprio a partire dalle scuole possono nascere una nuova attenzione e nuove strade per prevenire fenomeni che inquinano l’economia in ogni angolo d’Italia.
«Dietro una grande realtà cooperativa come Conad – ha detto il vicepresidente di CIA, Filippo Lorenzini – ci sono soci imprenditori come me che vivono e operano nei territori, profondamente legati alle comunità in cui lavorano. Sostenere iniziative culturali e educative come questa significa investire nel futuro, perché formare oggi i giovani alla legalità significa avere domani una società più consapevole e responsabile. Come cooperatori sentiamo con forza il dovere di sostenere e rafforzare i territori in cui operiamo, perché sono gli stessi in cui cresceranno e lavoreranno i nostri figli».