– “Te tsi un mat a lasciare la barbieria per andare a gestire un chiosco in spiaggia”. Così gli dicevano gli amici a Tonino Rastelli (1916 – 1971) nel 1955. Aveva una bottega all’Abissinia dove praticava uno dei mestieri più antichi dell’umanità: fare barba e capelli.
Quel chiosco in spiaggia, davanti ai campeggi, era alla periferia di Riccione, quello che allora era un “deserto”, con il boom economico italiano, e di risulta del turismo, che muoveva i primi passi. Ma Tonino aveva una sua sensibilità: si butta nella sua avventura insieme alla consorte, Augusta Gennari (1921 – 2022).
Oggi quell’intuizione rappresenta una bella storia riccionese, dove si possono rispecchiare centinaia di colleghi del turismo della provincia di Rimini e non solo. Potrebbe anche essere un modello di come fare impresa: partire in piccolo, con la famiglia ed accogliere col sorriso. Col fare romagnolo. Durante l’intervista, Claudio, quando arrivavano vecchi clienti, si alzava e li salutava alla riccionese: baci, abbracci e domande sull’inverno, la famiglia… In modo naturale… Insomma, con lo spirito del genius loci. Dopo tutto anche Dante scelse la Romagna… come il buon rifugio.
Tonino ed Augusta iniziano con un classico: lei in cucina a preparare i piatti della tradizione e lui fuori a servire e far di tutto un po’. Tonino è persona originale, chiama quel chiosco Allotria (alloggio-trattoria). Con la crescita del turismo, si espande anche “Allotria”.
Una data importante è il 1970, prendono in concessione la spiaggia attorno al bar-ristorante. La terranno fino al 1984, anno in cui la vendono; zona che viene riacquistata nel 2018. Caccia e calcio come passione, come si conviene alla cultura romagnola, a Tonino, fin da bambini, danno una mano anche i figli Giancarlo e Cesare (babbo degli attuali gestori). La storia si ripete con i nipoti Claudio e Antonio. Ricorda Claudio: “Io e mio fratello eravamo ancora bambini e facevamo piccoli lavoretti, come pulire, sistemare, svuotare i posacenere, sgusciare le vongole…”.
La bellezza dell’accoglienza, ma anche la bontà della cucina. Claudio: “Facciamo tutto in casa ed abbiamo portato avanti le ricette della nonna Augusta, che poi sono i piatti della tradizione. Da noi si viene per la piadina (sua la ricetta), gli spaghetti alle vongole, i passatelli con vongole e ceci, gli strozzapreti al sugo bianco, seppia con piselli, la piadina con le alici e gli spiedini…”.
I Fratelli Rastelli hanno anche la passione per i vini. Presentano una bella carta, sia locali (Fattoria del Piccione, Muretti, Santa Lucia, Valle delle Lepri), sia nazionali, senza dimenticare gli Champagne.
Allotria è sempre stato un locale-bagno innovativo. Da un quarto di secolo fa karaoke, serate che proseguono ancora oggi. Insieme ai fratelli, un punto fermo è il personale. Vi resta per anni. Ad esempio, le cuoche Gianna e Piera, due riccionesi, hanno contribuito per decenni ai successi di “Allotria 23 da Tonino”.
Il locale apre (dietro il banco Antonio) il mattino alle 7,30 e chiude alle ore piccole della mattina successiva Claudio… Insomma, una bella storia riccionese.