“Mai abbassare la guardia
Michela Murgia ci ha lasciato un’eredità importante, della quale dobbiamo fare tesoro: FATE
RUMORE, non rimanete in silenzio dinnanzi alle discriminazioni. Un Rumore intenso come un
senso di indignazione e di intolleranza di fronte ad azioni e gesti che ledano la dignità ed il rispetto
di qualsiasi essere umano, che però deve tradursi in una presa di posizione identitaria chiara.
Il caso che oggi l’ ANSA ha pubblicato sul suo sito, ahimè “Uccise la moglie e la figlia di lei, per i
giudici: “I motivi sono umanamente comprensibili”.
Siamo in Emilia Romagna, la nostra Terra. Siamo in una Regione che ha fatto conquiste importanti
sul tema della violenza di genere, che annualmente pone azioni per contrastarla, passando dalla
prevenzione alla protezione, dal supporto per le vittime alla punizione.
Come Associazione Coraggiosa Riccione siamo rimasti attoniti, basiti, increduli, nell’apprendere
che ci possano essere motivi umanamente comprensibili per commettere due femminicidi.
Come sempre sarà necessario leggere le motivazioni dei giudici, ma se quanto riportano gli organi
di stampa fosse confermato , abbiamo un problema serio.
Parlare di “black out emotivo”, significa giustificare la violenza del maschile sul femminile.
Annullare i maltrattamenti già denunciati, non dare a loro la giusta collocazione, sono le
fondamenta della Cultura Patriarcale.
Leggere, sempre dagli organi di stampa, che i maltrattamenti perduravano da anni ci pone anche
un’altra riflessione:
La Comunità, intesa come istituzioni che ruolo ha avuto? Siamo ancora al “tutti sapevano ma
restiamo a guardare ed incrociamo le dita?” Una sentenza del genere sicuramente non è il segnale
di cambiamento culturale a cui auspichiamo e per il quale, con la nostra forza politica tenteremo di
dare ancora VOCE E FARE RUMORE!”