Rimini. Il parlamentare del Pd Andrea Gnassi: “Balneari, settori e Comuni lasciati allo sbando”.
“Continua il solito pastrocchio del Governo sulle concessioni balneari. Il patrimonio italiano delle coste e delle spiagge è stato lasciato nella totale incertezza. Il Governo ha ripetuto per anni fantomatiche promesse come quella che la direttiva Bolkestein non si sarebbe applicata all’Italia e che le gare non si sarebbero fatte. Ha poi proseguito provando a far credere ai concessionari che ci sarebbe stato un diritto di prelazione e così via. La verità è che in questi tre anni il governo Meloni non ha mai seriamente interloquito con l’Europa”. Così il deputato del Pd Andrea Gnassi, componente della commissione Attività produttive della Camera.
“Gli enti locali, i Comuni e gli imprenditori che vogliono innovare e qualificare anche da un punto di vista ambientale e sostenibile si troveranno di fronte dei bandi di gara suscettibili di ricorsi e controversie. Delle spiagge italiane al Governo non interessa. Con una ministra al Turismo (scomparsa nei fatti) che non si è mai occupata di turismo balneare limitandosi a slogan contro “l’irruzione di grandi gruppi stranieri sulle coste italiane”, a cui invece sono state aperte le porte per come è stato scritto dal suo stesso governo il decreto Bolkestein. Per non parlare del commissario Fitto, che pare neanche sia a Bruxelles per come si è sempre dileguato su una questione che tocca un settore strategico per l’economia turistica italiana” incalza Gnassi, per poi chiosare: “Ora con l’ultima lettera della Commissione europea che invalida il pastrocchiato decreto ministeriale sugli indennizzi, si aggiunge un altro tassello surreale che insieme ai quasi 1700 giorni di infrazione dell’Italia sulla direttiva Bolkestein lascia un settore allo sbando, oltre che i Comuni nella totale impossibilità di indire i bandi senza incorrere in conseguenze pesanti. Chiediamo ancora una volta al Governo di convocare un tavolo con enti locali e Regioni per capire come il nostro Paese possa uscire da questa situazione creata con totale insipienza e disinteresse”.