Rimini. La poesia raccontata dalla poesia: Agnese Fabbri legge Louise Glück il 25 luglio ore 21, Corte della Biblioteca Gambalunga, Rimini via Gambalunga 27
Il terzo appuntamento di Voci allo specchio, presenta una giovane e talentuosa autrice romagnola, Agnese Fabbri a confronto con quella che si è presto attestata tra le poetesse più amate degli ultimi anni. Ma non è sempre stato così, infatti quando Louise Glück vinse il premio Nobel per la letteratura nel 2020, giornalisti e opinionisti italiani cominciarono a chiedersi alla maniera del Manzoni “Chi era costei?”. La verità è che questa pluripremiata e celeberrima poetessa statunitense, nel nostro paese aveva venduto soltanto qualche decina di copie del suo ultimo libro “Averno” pubblicato da una piccola, ma lungimirante casa editrice di Napoli. Da quel momento si aprì una caccia generale alla raccolta poetica, con migliaia di richieste e oggi si può trovare in versione italiana un’ampia bibliografia edita per Il Saggiatore. Ma cosa lega un’autrice nata nel 1943 ad una poetessa del 1982, che ha scelto per i suoi versi la lingua quasi estinta del dialetto romagnolo? Di sicuro un sentimento panico della natura, la ciclicità delle fioriture e del decadimento di fiori e alberi simboleggiati da una figura cardine per Glück, quella di Proserpina che riportava alla luce dagli inferi, l’energia della primavera. E potremmo aggiungere che il suo costante legame con la tradizione classica del mito, chiama in causa le radici stesse della nostra cultura greco-latina, attingendo a degli archetipi letterari e sentimentali che ci appartengono per natura. Di certo, un aspetto fondamentale della poetica di Louise riguarda la capacità di intrecciare legami, relazioni e ricordi famigliari a tematiche e ambientazioni della bibbia o del mito, riuscendo a tenere assieme la maestà dell’universale con l’infinita piccolezza del personale. Un movimento che Agnese Fabbri raccoglie e reinterpreta nella sua poesia cucendo riti e simboli ancestrali della campagna romagnola, al tempo corrente e distratto della contemporaneità.
Louise Elisabeth Glück (New York, 1943 – Cambridge, 2023) poetessa, docente universitaria e saggista, nasce in una colta famiglia di immigrati ebrei ungheresi. Nel 1968 pubblica la sua prima raccolta Firstborn a cui segue The House on Marshland (1975). Nel 1973 nasce il figlio, Noah dallo scrittore John Dranow. Pubblica Descending Figure nel 1980, anno in cui un incendio distruggerà completamente la sua casa nel Vermont. Le poesie ispirate al dramma, saranno raccolte in The Triumph of Achilles (1985). Nel 1985 la perdita del padre darà origine alla raccolta, Ararat (1990), in riferimento alla montagna del diluvio nella Genesi. Nel 1992 pubblica L’iris selvatico, che le varrà l’anno dopo il Premio Pulitzer. Nel 1994 pubblica la raccolta di saggi, Proofs & Theories: Essays on Poetry e nel 1996 Meadowlands, sulla fine del suo matrimonio, poi Vita Nova (1999) e The Seven Ages (2001). Nel 2003 riceve il titolo di poeta laureato degli Stati Uniti. Nel 2004 esce October un lungo poema nato dagli attacchi terroristici dell’11 settembre. Altri libri sono Averno (2006), Una vita di paese (2009) e Notte fedele e virtuosa (2014), che vince il National Book Award per la poesia. Nel 2012, pubblica la raccolta antologica Poems: 1962-2012 e nel 2017 quella di saggi, American Originality. Nel 2020 riceve il Premio Nobel per la Letteratura e in seguito pubblica Ricette per l’inverno dal collettivo. Muore per un tumore nel 2023 all’età di 80 anni.
Agnese Fabbri è nata nel 1982 e vive a Villanova di Bagnacavallo (Ravenna). Stagioni (Interno Libri 2022) è la sua prima pubblicazione. Si tratta di una silloge in dialetto romagnolo, ad eccezione del primo componimento di ogni capitolo che è in italiano. La raccolta ha vinto: il Premio Laboratorio della visione 2024 e il Premio Prato 2023. Si è classificato terzo ai premi Tirinnanzi 2023 (sezione dialetto) e Ponte di Legno 2023. È stato selezionato per il Premio Pascoli 2024.
Ingresso libero senza prenotazione
Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704486 | e-mail: gambalunghiana@comune.rimini.it