di Giulio Polidori
– Era il 1975, Valerio fonda l’azienda Menghi, alla sola età di vent’anni, inizia la grande cavalcata da imprenditore a Mondaino, in via Roma, pagando il grande affitto di 10.000 lire al mese.
Primo impianto a Montefiore Conca, per la società fondata da Leo Polidori e Tino Ottaviani, così iniziò a lavorare con i fratelli Polidori, della Fass ditta emergente dell’epoca, che poi divenne leader in Europa per la produzione di ciabatte da piscina (sponsorizzò anche la Nazionale di calcio del 1982).
Nacque una grande amicizia con chi scrive e mio fratello Gianni, essendo coetanei, così passavamo molto tempo assieme con le famiglie. Andavamo molte volte cena e a pranzo a casa dei genitori di Valerio, Umberto e Maria, che ci hanno preso come figli, visto che io Gianni eravamo orfani di padre e madre.
Mamma Maria cucinava meravigliosamente con sapori di una volta, tagliatelle e piadine, usando ingredienti dell’Orto, animali da cortile di proprio allevamento.
Umberto faceva un vino strepitoso, che ci faceva stare bene ed in allegria.
Il 1975 è stato un anno di grandi eventi per Valerio e Gabriella: si sono sposati, hanno fondato l’azienda, ed è nato il primogenito Omar. Le difficoltà economiche erano veramente tante. Così Valerio mi raccontò un aneddoto: una sera volevamo andare a mangiare una pizza con le nostre famiglie. Io e mia moglie Rita, Gianni con la fidanzata Damiana, Valerio e Gabriella; ma purtroppo non c’erano soldi in casa di Valerio così cominciò a cercare nei vestiti dell’armadio e non si riuscì ancora oggi a spiegare come mai sono usciti fuori i 50.000 lire. Arrivano gli anni ‘80 con grande sviluppo economico, Valerio trasferisce la sua azienda a casa sua, dove per lui iniziò la scalata, costruendo cabine elettriche e impianti industriali; così potevano permettersi di vivere discretamente.
Il nostro divertimento era andare a caccia in tutt’Italia. Valerio fece anche il battesimo del volo con me e tante avventure indimenticabili.
Nell’anno 1986 nasce il secondogenito, Fabio, l’azienda cresceva sempre di più cominciò a spaziare in tutta Italia, attirando l’attenzione di grandi imprese.
Nel 1989 purtroppo ci lascia il babbo Umberto, alla sola età di 67 anni; con coraggio Valerio e famiglia vanno avanti. I primi anni ‘90, la ditta prende una grossa bastonata economica da una azienda dell’Urbinate; Valerio non si arrende, fortunatamente comincia a lavorare con grande aziende: Unieuro, Italmec, Fork Italia, Gruppo Asa San Marino, Incom, Pazzaglini Iveco, Formula Servizi; impianti elettrici a capannoni sopra i 100mila metri quadrati, così la azienda va avanti e fonda anche un team (le moto ed il calcio sono sempre state le grandi passioni), per fare correre in moto i ragazzi Omar e Fabio. Arrivano gli anni 2000, Valerio e Gabriella, acquistano immobili.
Nel 2006 muore anche la mamma Maria e come sempre la vita va avanti. I figli si sposano, la famiglia cresce. Omar ha 3 figli (Matteo ora 15 anni, Maria 11 anni, Francesco 7 anni). Fabio ha due figli (Cristell, 9 anni e Axel 6).
Nel 2018, Valerio si trova a combattere la più grande battaglia, quella della malattia, e con coraggio e l’aiuto di Gabriella ha vinto quella più dura: la vita.
Oggi 5 luglio, qui a Villa de Vergers, però, non siamo qui solo, per festeggiare 50 anni della azienda Menghi, ma le nozze d’oro di Valerio e Gabriella che con tante sattaglie, si sono sempre sopportati e amati. Sappiamo tutti che dove c’è un grande uomo, c’è una grande donna.
Passano gli anni velocemente con loro il nostro legame di amicizia diventa sempre più forte; abbiamo vissuto la nascita dei nostri figli e nipoti.
*Amico di famiglia
– “Senti Gabriella, dovessimo fare 50 anni di azienda e di matrimonio, faremo una grande festa. Una grandissima festa”. Valerio Menghi per almeno 20 anni, si è rivolto così a Gabriella (Casadei), la moglie originaria di Saludecio. Che rispondeva con quel disincanto tipico dell’azdora romagnola: “Sì, sì, Valerio, va bene. Faremo”.
Valerio: “Non lo faremo per noi, ma per l’amico e tuo zio che ci hanno dato una mano nei primi anni Settanta, quando l’azienda ha avuto una strettoia causa un grosso insoluto. Senza di loro forse non saremmo qui”.
Valerio Menghi sa cos’è l’impegno e la fermezza nel segno del babbo Umberto (per tutti Berto), elegantissimo d’estate con pinocchietto, zoccoli e paglietta. Quando era adolescente, Valerio il mattino andava a scuola, il pomeriggio da un artigiano; nel tardo pomeriggio tornato a casa nel podere del babbo a dare una robusta mano a torso nudo. Poi aveva una grande passione: il calcio. Terzino sinistro con grande fisicità e tecnica da affinare. L’altra grande infatuazione: le moto. Tifoso di Renzo Pasolini, trasmette i geni ai due figli: Omar e Fabio. Entrambi hanno corso. Ed entrambi hanno due team con i quali fanno il mondiale 300 e 600 Supersport. Poi, la caccia.