Santarcangelo di Romagna. Jacopo Morrone, parlamentare Lega, presidente commissione Ecomafie: “Rifiuti a Bornaccino, rimpallo di competenze tra Comune e Regione”.
“La Regione Emilia-Romagna non ha ‘alcuna competenza e/o incombenza’ sulla rimozione dell’ingente quantitativo di rifiuti, fonte di degrado ambientale, accumulatosi negli anni in località ‘Bornaccino’, nel territorio comunale di Santarcangelo di Romagna sulla riva sinistra del fiume Marecchia. Lo scrive l’assessore all’ambiente Irene Priolo in una lettera indirizzata al deputato Jacopo Morrone, nel suo ruolo di presidente della ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’, scaricando tutte le responsabilità sul Comune che, secondo Priolo, è l’ente che dovrebbe provvedere alla rimozione. “Mi sembra un rimpallo di competenze che non può che danneggiare sempre più un’area di pregio naturalistico la cui fruizione sta crescendo dal punto di vista turistico-ricreativo. – commenta Morrone – Se davvero il compito di rimuovere la massa di rifiuti spetta al Comune è evidente che i sindaci che si sono succeduti in questi anni sono stati a dir poco inadempienti, ma anche la Regione non può chiudere il ‘caso’ con due parole estraniandosi dalla vicenda.
La questione, partita addirittura negli anni 90 del secolo scorso, ha interessato la Provincia di Rimini e la Regione senza trovare una soluzione, nonostante la predisposizione nel 2010 di un progetto dal costo di 500mila euro, finanziato al 50% con risorse regionali e l’altro 50% provinciali. L’intervento non fu avviato anche perché la gara per l’affidamento dei lavori andò deserta, così nel 2013 la Regione revocò il contributo concesso. Nel 2014 furono nuovamente stanziati nel bilancio regionale 250mila euro con lo stesso obiettivo ma neppure allora si riuscì a procedere alla realizzazione di un progetto concreto e le risorse furono indirizzate altrove. Su segnalazioni di residenti, il 4 luglio scorso una delegazione della Commissione guidata dallo stesso Morrone, accompagnata dal sindaco di Santarcangelo di Romagna e da rappresentanti locali delle Forze di Polizia e di Arpae, ha effettuato un sopralluogo nella località per visionarne lo stato generale, constatando anche l’indisponibilità di un quadro conoscitivo aggiornato di questo deposito incontrollato di rifiuti e quindi anche di una valutazione degli effetti attuali e potenziali su ambiente e salute. Di qui, la lettera datata 9 luglio a firma di Morrone indirizzata Priolo in cui si chiedeva di fornire elementi di conoscenza e approfondimento della situazione attuale. Richiesta reiterata il 30 gennaio 2025 a cui Priolo ha risposto dichiarando che la Regione non ha competenze”.