Santarcangelo di Romagna. Santarcangelo Festival, taglio ai finanziamenti pubblici statali sì o no? Le due versioni: destra e sinistra…
Marco Croatti, senatore M5S: “Apprendiamo con soddisfazione che il governo ha cambiato idea
rispetto al taglio delle risorse al Santarcangelo Festival e che i finanziamenti sono stati confermati.
È una decisione doverosa che risponde alle richieste, alle proteste, alle sollecitazioni di tutto il
territorio; un forte dissenso a cui ci siamo politicamente uniti da subito. Avevamo evidentemente
ragione a ritenere quei tagli sbagliati, inaccettabili e ideologici.
Saranno invece profondamente delusi tutti gli esponenti politici di destra del territorio, parlamentari
e regionali, che non solo avevano difeso quei tagli ma addirittura avevano esultato in modo sguaiato
per il colpo, forse mortale, inferto al Santarcangelo Festival. Senza quei finanziamenti sarebbero
stati penalizzati lavoratori del mondo dello spettacolo, aziende dell’indotto e tante attività
commerciali di Santarcangelo. È stato sanato uno sfregio, una ferita alla città.”
Beatriz Colombo, parlamentare: “Il Festival di Santarcangelo riceve più fondi pubblici nonostante un crollo evidente della qualità artistica. La Commissione lo ha certificato abbassando il punteggio. Eppure il contributo economico è aumentato. Perché? Per colpa di un algoritmo folle voluto dalla sinistra, elaborato dalla Bocconi, che premia eventi solo perché “grandi” – non perché validi.
Non siamo di fronte a un errore del Governo, né a una marcia indietro. È l’effetto distorto di regole tecniche assurde, create proprio da chi oggi urla al miracolo. L’algoritmo valuta criteri dimensionali e indicatori “automatici”, ignorando completamente la reale qualità dell’offerta culturale.
La verità è semplice: il Festival di Santarcangelo è artisticamente povero, autoreferenziale, scollegato dal territorio e incapace di rinnovarsi. Ma siccome è “grosso”, l’algoritmo lo premia. Una farsa.
La Commissione ha fatto il suo dovere, dimostrando indipendenza. Ma ora tocca a noi. Mi batterò con forza affinché questo sistema venga smantellato. I fondi pubblici devono andare al merito, non ai soliti noti con il favore degli automatismi”.