Sirolo. XXI edizione del Festival e Premio Nazionale Franco Enriquez 2025: Anna Teresa Rossini, Giacomo Poretti, Elio De Capitani, Corrado Tedeschi, Paola Minaccioni, Mauro Lamantia, Horacio Czertok, Claudio Longhi, Giampiero Beltotto, Enrico Baraldi, Nicola Borghesi e la Compagnia Kepler-452. La serata ha reso omaggio anche alla musica, con il riconoscimento a Federico Mondelci e il ricordo di Ivan Graziani, e alla drammaturgia, con i premi a Norma Martelli, la Piccola Compagnia della Magnolia, Silvia Colasanti e Dario D’Ambrosi.
Cerimonia il 30 agosto, al Teatro Comunale Cortesi di Sirolo si è svolta la cerimonia di consegna della XXI edizione del Premio Nazionale Franco Enriquez. Il direttore artistico del festival, Paolo Larici, ha assegnato il prestigioso riconoscimento a personalità della cultura, dello spettacolo, della musica e del sociale.
Nel discorso di apertura, il direttore artistico ha posto l’accento sul tema dell’identità e delle maschere, intese come strumenti di sopravvivenza e di mediazione tra vita reale e mondo fittizio. A tal proposito ha ricordato la celebre prefazione del 1925 a Sei personaggi in cerca d’autore, in cui Luigi Pirandello esplora le interiorità dell’attore-personaggio. Un richiamo quanto mai significativo, poiché il tema di quest’anno è la follia, che trova il suo culmine nel riferimento a Enrico IV, altro capolavoro del drammaturgo siciliano.
Le maschere di scena, evocate dallo stesso Pirandello, assumono un valore simbolico centrale: rivelano la distanza originaria tra i sei personaggi e gli attori della compagnia, mettendo in luce la frattura fra realtà e finzione.
Il sindaco Filippo Moschella ha ribadito come il Premio sia riconosciuto non soltanto dalla Regione Marche e dal ministero della Cultura, ma anche dalla comunità locale, dalla Riviera del Conero e dal Comune di Sirolo, a conferma di un radicamento autentico e condiviso. Nel corso della serata è intervenuto anche il consigliere regionale Mirko Bilò, che ha avuto l’onore di consegnare agli ospiti premiati la tradizionale maschera del teatro.
L’attrice Anna Teresa Rossini, originaria di Senigallia, ha manifestato la volontà di proseguire con rinnovata energia il proprio percorso artistico, ponendo al centro il dialogo costante con il pubblico e la vitalità del teatro come esperienza condivisa. Giacomo Poretti ha rimarcato la rarità, in Italia, di premi dedicati alla comicità, sottolineando così l’importanza di un riconoscimento che acquista un valore ancora più significativo. Infine, Giampiero Beltotto ha ricordato il ruolo fondamentale della scuola di teatro, esperienza formativa indispensabile per la crescita artistica e personale.