Di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
Ogni giorno si leggono sui giornali e si vedono alla televisione notizie drammatiche. Sono aumentate in maniera esponenziale la violenza e l’aggressività soprattutto dei giovani e dei giovanissimi. Risse, pestaggi con feriti gravi quando non ci scappa il morto. Coltelli, pistole, spranghe. Ogni mezzo che faccia molto male viene utilizzato. Bisogna cominciare a interrogarsi sul perché di tanta violenza. Forse i giovani sono lasciati troppo soli e si sentono protagonisti facendo guai. Manca, in generale, la comunicazione in famiglia. Ormai ognuno è reclinato sul proprio telefonino lontano dal mondo reale e dalla quotidianità. Le conseguenze sono spesso tragiche.