ino Casadei a presidente dell’Unione della Valconca. Quattro mesi intensi che hanno visto dare il via libera al progetto di riqualificazione urbana di Morciano di Romagna, quello dell’area Ghigi. Dopo le polemiche successive a quella firma, avvenuta senza consenso del Consiglio dell’Unione, Luigino Casadei scende e lascia il posto a Dilvo Polidori, sindaco di Saludecio.
Che subito ha detto che occorre mettere mano alla durata del mandato, che attualmente è di 3 mesi e 20 giorni, un mandato troppo breve per poter dare una politica continuativa alla struttura sovracomunale.
Luigino Casadei rivendica la bontà delle scelte fatte nel suo mandato, anche per quel che riguarda l’area Ghigi.
Sindaco, è così urgente l’accordo di programma per il Pru di Morciano?
“L’operazione era ed è importante per tutta la Valconca; potrà risolvere problemi di traffico e di viabilità che non riguardano solo Morciano di Romagna, mi riferisco ad esempio al ponte sul Conca, che nascerà grazie a questa riqualificazione, che avvicinerà Saludecio e Mondaino a San Clemente, senza dover passare per il centro di Morciano”.
L’hanno accusata da più parti di essere stato “forzato” a firmare l’accordo di programma e di aver di fatto affossato l’Unione, cosa dice?
“No, nessuna forzatura. Da parte di nessuno. Certo, come accordo è migliorabile, perchè il principio di perequazione (una parte dell’Ici derivata dalla zona artigianale di San Clemente andrebbe all’Unione) forse andrebbe rivisto, San Clemente ha mostrato anche disponibilità a mettersi a discutere, ma è una trattativa che può essere fatta anche post-firma, tenendo conto che in questo, è lo stesso consiglio comunale di San Clemente ad essere sovrano”.
E’ lei che ha affossato l’Unione Valconca?
“Credo che se riuscissi ad affossare una struttura in soli tre mesi sarei veramente un unno. Scherzi a parte, l’Unione così come è ora ha bisogno di essere rivista. Ci sono state poi alcune critiche da parte di esponenti del centrodestra, in particolar modo di Alleanza Nazionale, ai quali vorrei far notare come sia stato proprio un loro esponente, l’onorevole Bocchino, che alla assemblea dell’Anci ha dichiarato che i fondi per le Unioni saranno diminuiti di 50 milioni di euro. Su un totale di 55 milioni. E’ questa una testimonianza ben chiara sulla considerazione del governo centrale per questo tipo di tentativi di allargare l’offerta dei servizi e delle opportunità dei piccoli comuni”.
Dilvo Polidori non ha accettato subito il ruolo di presidente. Lo ha fatto dopo aver chiesto alla sua giunta di dargli una mano a portare a termine il lavoro di legislatura a Saludecio.
I suoi primi impegni sono quelli di rivedere la norma dello statuto che indica in poco meno di quattro mesi il mandato del presidente dell’Unione, per dare continuità ad un lavoro politico amministrativo e rivedere il principio di perequazione con San Clemente. In questo il processo sembra già partito, in quanto è un problema che hanno sollevato molti sindaci dell’Unione, proprio per il grosso quantitativo di risorse che potrebbero venire alle casse dell’Unione (già colpite dai tagli della Finanziaria 2004) che potrebbero servire a ridare un senso all’esistenza dell’Unione stessa, un organismo dove è mancata a volte una visione collettiva. Senza i soldi da Roma e senza entrate tributarie diverse dagli stanziamenti comunali (che devono fare i conti nei singoli bilanci di minori trasferimenti a loro volta) il futuro dell’Unione Valconca non è rosa.
di Lorenzo Silvagni