– Manovre elettorali frenetiche nel centrodestra riccionese, che sta cercando la formula migliore per riuscire a conquistare un Comune, quello di Riccione da sempre feudo del Pci prima e dell’Ulivo poi.
La nascita di una eventuale lista arcobaleno con nomi del calibro di Davide Imola, Terzo Pierani, Lele Montanari sarebbe un’ottima occasione per puntare almeno al ballottaggio e giocarsi lì le possibilità di vittoria.
Lo stesso coordinatore provinciale di Forza Italia, Giuliano Giulianini, ha indicato Riccione come una città conquistabile dal centrodestra.
La formula che il centrodestra sta cercando è però ancora in discussione: in molti, soprattutto An, vedrebbero di buon grado la presentazione di una lista civica sostenuta dal centrodestra con uomini e donne non esclusivamente di area ma del mondo dell’imprenditoria, delle categorie economiche, del volontariato, dello sport.
Forza Italia preferirebbe invece presentarsi divisi al primo turno per raccogliere tutti i voti possibili e puntare al ballottaggio unendo le forze.
Tra i nomi che circolano per il candidato sindaco il più insistente è quello dell’avvocato Filippo Airaudo, capogruppo di An in Consiglio comunale, politico pacato e preparato, che è in ballo anche per la Provincia di Rimini. Altri nomi sono quelli di Franca Mulazzani (Fi), Franco Albanesi e Armando Masini, già assessore allo Sport quando l’Udc faceva parte del centrosinistra.
Questa candidatura è più probabile nel caso di una presentazione di una lista civica, anche perché il nome di Masini avrebbe un fascino molto forte nell’elettorato centrista, in un’area in cui nel centrosinistra, con la spaccatura della Margherita tra l’area dei Democratici e quella dei Popolari, c’è molta attenzione, per non dire preoccupazione.
Per la destra quindi si potrebbe profilare una insperata serie di fattori positivi che rischierebbero di togliere voti al centrosinistra, comunque ancora favorito nella riconferma di Daniele Imola.
La nascita della Lista Arcobaleno è quella più gradita, perché rispetto alle liste civiche che si presentarono divise nel ’99 e che raccolsero le briciole in termini di consensi, questa volta si spenderebbero nomi molto conosciuti e apprezzati in città che il centrosinistra prende sottogamba ma che possono raccogliere il dissenso verso l’amministrazione Imola.
Un aiuto al centrodestra che verrebbe da sinistra e dai movimenti, sulla linea delle politiche del 2001, che costrinsero l’Ulivo all’opposizione e permisero al centrodestra di governare con una ampia maggioranza pur non avendo la maggioranza dei voti. Rischio che potrebbe essere evitato creando le condizoni per una larga alleanza di centrosinistra
di Lorenzo Silvagni