Si è spento a Cattolica Mario Tebaldi. Un malore improvviso tra sabato e domenica non ha consentito al personale medico intervenuto di rianimarlo. Albergatore, uomo pragmatico, di relazioni, ex assessore al Turismo a Cattolica con l’allora sindaco Gian Franco Micucci, aveva una grande passione per le auto d’epoca, in particolare Ferrari. Oggi pomeriggio alle ore 15,00 incontro per il Rosario nella chiesa di S. Benedetto dove domani, sempre alle 15, sarà celebrato il funerale.
La nota di cordoglio della Provincia di Rimini.
Dichiarazione dell’Assessore al Turismo della Provincia di Rimini, Fabio Galli.
“La Provincia di Rimini esprime pubblicamente il proprio cordoglio per la scomparsa di Mario Tebaldi. E lo fa al di là delle consuetudini e dei formalismi, volendo sottolineare la strada che- fino all’ultimo attimo della sua vita- l’imprenditore e l’uomo pubblico Tebaldi ha percorso con passione e spesso in direzione ostinata e contraria. All’alba del mito delle nuove tecnologie che avrebbero dovuto avvicinare il mondo e convogliare eserciti di turisti in questa o quella parte dell’Italia, l’assessore di Cattolica conduceva una politica di intervento nel settore che solo ai distratti poteva apparire nostalgica o vintage. Batteva a una a una le fiere all’estero con una mitica Ferrari stravissuta, pacchi di depliant stipati nel sedile posteriore e nel bagagliaio e una curiosità e una simpatia contagiose. All’algido touch delle politiche di promozione più sofisticate preferiva il contatto diretto di un discorso e di una stretta di mano. E forse non a caso i suoi furono anni d’oro per la Cattolica turistica, sia per numeri che per potenzialità comunicative.
All’ironia degli ‘esperti’ folgorati sulla via della modernità, Tebaldi ha risposto per anni con una forma di altissimo artigianato, figlio legittimo di quel pionierismo che la Riviera abbandonò una volta che la pancia era piena. Alla fine contano i risultati e oggi torna clamorosamente di moda quel contatto diretto, quelle campagne promozionali ‘calde’, quell’umanità che erano il marchio di fabbrica di Mario. Il paradosso è che i cantori del nuovo corso ‘emozionale’ sono magari gli stessi che 15 anni fa sorridevano davanti all’auto zeppa di materiale promozionale e altrettanta passione. L’eredità che Mario Tebaldi lascia a tutti coloro i quali hanno un ruolo in quel piccolo/grande giocattolo che si chiama turismo è quella di abbandonare il conformismo e considerare idee e voglia ancora le migliori mercanzie sul mercato. Ieri, oggi e sicuramente domani”.