A causa di una grave malattia si è spento oggi all’Ospedale Infermi di Rimini Giuseppe Savoretti, assessore a Scuola e Politiche Sociali, Educative per l’infanzia e adolescenza, Politiche Giovanili, Cooperazione Internazionale del Comune di Riccione. Aveva solo 43 anni.
Il ricordo nella lettera del sindaco Massimo Pironi
Caro Giuseppe,
il mio ruolo richiederebbe un altro protocollo, ma vorrei gestirmi come tu mi hai insegnato. Quella di oggi è stata una dura prova. Tu eri più bravo e più efficace. Eri capace di scherzare con la tua malattia. Ci sostenevi tutti. Ci spronavi ogni giorno con una ironia leggera. Sapevi guardare al futuro con una fiducia disarmante. Ti sei affiancato a me, all’inizio della nostra campagna elettorale, dicendomi: sarò il tuo manovale, sono a tua disposizione. Da allora non hai mai mollato un solo giorno, neppure quando ti hanno diagnosticato questo terribile male. Sapevi e conoscevi tutto, ma non hai mai ceduto un istante. Hai proseguito il tuo percorso di vita, e preso per mano Milena. In una cerimonia toccante l’hai stretta a te. Anche qui ci hai stupito, perché lo hai fatto con lo stesso spirito. Volevi condividere la tua felicità, con tutti noi e con le persone a te care. Ci sarebbero tanti fatti da ricordare, ne prendo uno in particolare: il rimpasto di giunta e la redistribuzione delle deleghe, quando hai accettato senza problemi il passaggio ad un impegno ancor più gravoso, con il solo accenno al timore di non esserne all’altezza. Mi mancheranno, Beppe, le tue telefonate all’ora dell’aperitivo, per richiamarmi ad un po’ di relax, e quelle chiamate in cui mi facevi il resoconto degli interventi fatti in città, degli incontri con i circoli del Buon Vicinato.Per te avevo coniato l’assessorato alle piccole cose, perché eri vicino alla gente e sapevi farti carico dei problemi che ti venivano sottoposti. Anche in questo eri straordinario: una persona normale, di una umanità profonda, che sapeva il senso della parola responsabilità, un valore civico che di questi tempi è bene tenersi stretto. Grazie Beppe, ancora una volta, di tutto quello che ci hai insegnato e di come hai servito la nostra città.