– “Voglio la tessera dei Ds, ma non dai compagni di Coriano. L’andrò a chiedere direttamente a Roma”. A parlare così è Luigi Vallorani, 63 anni, ex assessore ai Servizi sociali ed Urbanistica della giunta di Ivonne Crescentini. Uno degli uomini di punta dei Ds di Coriano che ha abbandonato la sua casa politica per fare il proprio ingresso in una lista guidata da Paride Pulcinelli in contrapposizione ai Ds, come ama ribadire e non al centrosinistra.
Pentito di aver abbandonato i Ds e di essersi schierato contro?
“Nella maniera più assoluta. Da sinistra insinuano che la nostra lista, Uniti per Coriano, sia di destra, ma non è così. La nostra non è altro che una lista civica. Dentro, di destra, ci saranno tre figure, e non potranno essere i responsabili dei partiti. Scusatemi ma il centrosinistra sta trattando con l’Udc. Che cosa dire? E se con noi dovessero venire Sdi e Margherita come chiamarci? Più il tempo passa e più sono convinto di aver fatto la cosa giusta. Ho trovato amici con i quali si discute di programmi e non di politica. Tuttavia il mio desiderio, quando sarà tornata la piena democrazia, sarà di partecipare alla vita del centrosinistra. Questo momento credo che debba finire nel giro di pochi anni”.
Ma i programmi non sono figli della politica?
“Il problema di Coriano è fare o non fare un ponte. Dare più o meno assistenza ai cittadini. Sulle questioni di principio ognuno avrà ampia libertà di voto”.
Cosa non andava tra lei e gli altri dirigenti dei Ds?
“Dentro il mio partito ho posto problemi di metodo e di merito. Ho sempre chiesto più democrazia, più trasparenza, più collegialità. Voglio sottolineare che il sindaco Crescentini scrisse le mie stesse cose nel programma elettorale del ’99. E nessuno ebbe nulla da ridire. Come mai? Su questo punto, con la presenza di un moderatore, mi piacerebbe sfdare il sindaco Crescentini ad un pubblico dibattito. Nell’occasione produrrò documenti e dati. Di questo ne parlerò con i compagni di Coriano durante gli incontri elettorali. Nel nostro partito qualcuno ha dimenticato lo spirito di servizio con cui si dovrebbe fare la politica. “.