– L’11^ tappa del Giro d’Italia, la Porto Sant’Elpidio-Cesena di 228 km, attraversa la Valconca il 20 maggio, con traguardo intermedio a Morciano. Morciano a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta ha avuto una squadra di professionisti, grazie alla passione ed alla potenza economica della Ghigi, allora, insieme alla Barilla, tra le maggiori industrie di pastai in Italia.
La squadra della Ghigi fu una delle protagoniste per 6-7 anni, con partercipazioni a Giro e Tour. Ebbe un giovane direttore sportivo, Luciano Pezzi, che successivamente legherà il proprio nome a Felice Gimondi e Marco Pantani. Grazie alla Pasta Ghigi, il Giro passa a Morciano nel ’61, con un traguardo volante (Gianni Romani, una delle memorie storiche di Morciano ha un filmato della durata di un quarto d’ora).
Le epopee della Ghigi vennero raccontate sull’Ape del Conca da Stefano Ghigi, Benito Balzani ed uno tra i massimi giornalisti di ciclismo del secolo scorso, il bolognese Dante Ronchi, un gentiluomo.
E’ molto probabile che Ronchi scrisse sull’Ape del Conca grazie ai buoni uffici della Ghigi. Attaccò così il suo pezzo Ronchi nel ’61: “Al terzo anno di attività agonistica in campo ciclistico internazionale la squadra della Ghigi si presenta, stavolta, come un complesso di assoluto rilievo sotto i più diversi aspetti. La pattuglia dei ciclisti professionisti che porterà un po’ ovunque in Italia e all’estero il nome della più importante industria di Morciano di Romagna raduna, infatti, un nucleo di atleti di autentico valore in grado di affermarsi in qualsiasi genere di gara”. Tra gli atleti che indossarono i colori morcianesi furono: il belga Jos Hoevenaars (maglia rosa per 10 tappe) e Aldo Moser (fratello di Francesco), Angelino Soler e Antonio Suarez (terzo al Giro ma non con la Ghigi).