Si è svolta questo pomeriggio presso la propria sede di Corso d’Augusto l’incontro informale e riservato ai componenti degli organi sociali, per ricordare la ricorrenza e l’attività svolta dalla Fondazione a favore del territorio. “Nei prossimi mesi – ha detto il presidente Massimo Pasquinelli (nella foto al centro del tavolo) – gli organi saranno chiamati a riflettere su come la Fondazione dovrà interpretare il proprio ruolo in un contesto che si presenta diverso da quello manifestatosi fino ad ora e che evidenzia problematiche economiche e sociali di acuta difficoltà. Dovremo individuare un nuovo equilibrio tra risorse economiche e capacità progettuali e relazionali per continuare a fornire risposte utili e di rilievo ai bisogni del nostro territorio”.
Dal luglio 1992 la Fondazione ha deliberato erogazioni per progetti e contributi per un totale di 55,688 milioni di euro, destinati per il 42,8% al settore arte, cultura, restauri; per il 26,2% al settore educazione e formazione; per il 18,9% al settore volontariato, compresa l’assistenza agli anziani; per il 12,1% al settore sviluppo locale. Nello stesso periodo, ha deliberato risorse per il Fondo destinato al Volontariato per un totale di 4.9 milioni euro, mentre ammonta a 19,6 milioni l’insieme delle risorse che nel tempo sono state accantonate a fondi per interventi progettuali ed erogativi. Nello stesso periodo la Fondazione ha impiegato risorse per l’acquisto di partecipazioni a scopo sociale e di promozione economica in enti e società del territorio per complessivi 4.439.000 euro, ed ha messo a disposizione dell’area provinciale beni immobili e opere d’arte per un valore di 7.063.000 euro. Nell’insieme, le risorse che in questi venti anni la Fondazione ha destinato, sotto varia forma, alla propria area territoriale di riferimento ammontano a 91.713.000 euro, con una media, quindi, di 4.585.650 euro per anno.
Pasquinelli ha inoltre affrontato il tema dell’individuazione e nomina dei componenti degli organi della Cassa (Presidenza, Consiglio di Amministrazione e Collegio dei Revisori), “un passaggio decisivo”, ha detto, “il primo, fondamentale mattone per costruire il rilancio della banca dopo il commissariamento” specificando che ““la Fondazione non ha ancora affrontato questo tema” e che “quando il Consiglio di Amministrazione avvierà la riflessione sull’argomento lo farà con molta serenità, senza condizionamenti, consapevole delle proprie responsabilità e proteso a configurare la migliore squadra per la guida di una Cassa rinnovata e competitiva”.
Infine un attestatto di stima nei confronti del numero uno del “board” evidenziando come ci sia ancora molto da fare. “Accanto ad un manager di valore, come il Dottor Alberto Mocchi, già individuato per la direzione generale – ha concluso Pasquinelli – serviranno professionalità, competenze, esperienze adeguate alla gestione bancaria e uomini capaci di rispondere del loro operato e delle loro scelte non solo davanti agli azionisti, ma all’intero territorio locale, poiché la Cassa resta il principale strumento di credito della nostra provincia”.
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