– La mancanza di parcheggi e gli scooter che entrano nell’isola pedonale attorno alla darsena. Questi rappresentano i due grandi problemi evidenziati dall’associazione-comitato cittadino Portoverde Group, che è forte di circa 500 aderenti su 1.200 unità immobiliari di Portoverde.
I due temi sono stati raccontati da due esponenti del consiglio direttivo Maria Caso (il presidente) e Mario Lenzi, bolognese, da 22 anni casa a Portoverde e da uno anche residente.
Affermano i due: “Il nostro problema sono i parcheggi. Il sindaco Sandro Tiraferri, persona simpatica, anche brava, ce li ha promessi più volte, ma non si è realizzato mai nulla. Aveva detto, Tiraferri, che li avrebbe costruiti all’ingresso della rotonda, ma quella terra è stata venduta ad una finanziaria di San Marino. Anche i nuovi palazzi bianchi, belli, hanno i parcheggi per i condomini ma non quelli per gli ospiti”.
“Senza parcheggi – continua Lenzi – i ristoranti hanno dei problemi a lavorare, con i vigili, tra l’altro, che ci stanno sempre sopra. Degli imprenditori erano pronti per aprire sotto i portici degli outlet di grandi firme, ma senza gli spazi per le auto si sono tirati indietro. Un autentico peccato perché il commercio sta morendo ed ogni anno chiudono almeno un paio di attività”.
Sul secondo tema. “Abbiamo un porticciolo graziosissimo solo che l’isola pedonale attorno alla darsena non è rispettata dai motorini e dagli scooter. All’amministrazione comunale abbiamo chiesto la chiusra dei passaggi ed un vigile la sera. Eccetto questo non abbiamo particolari esigenze. Da questa nuova amministrazione ci aspettiamo molto. Ci aspettiamo un arredo urbano di qualità, bello e non l’obbrobrio compiuto all’ingresso di Portoverde. Ci dovrebbe essere illustrato dall’assessore Maurizio Martini entro l’estate”.
“Naturalmente – argomentano Caso-Lenzi – ci sono molte cose positive. Lo sono i bei lavori effettuati da Portoverde Spa. Lo è il recupero in campo da calcetto dei vecchi campi da tennis. Vogliamo anche far sapere che la piscina ora può essere usufruibile dai misanesi. Anzi, ci aspettiamo che il Comune, dopo aver rilevato tutte le altre strutture, lo possa fare anche con la piscina che si affaccia sulla spiaggia; la proprietà è disponbile a cederla”.
I rappresentanti del comitato cittadino lamentano anche: “Purtroppo per una serie di ragioni Portoverde non è mai stato considerato territorio di Misano. Invece, lo è a tutti gli effetti. A noi essere considerati un ghetto proprio non piace. Il nostro comitato si muove perchè ama Portoverde”.