La ripresa quasi totale delle lezioni nelle scuole dei paesi terremotati è senz’altro un buona notizia ed anche la precarietà di alcune situazioni logistiche deve essere vista alla luce delle enormi difficoltà create dal sisma, ma la visione di quelle aule senza sedie o senza banchi è veramente insopportabile ed il Commissario Errani non può tirarsene fuori. Errani ha voluto differenziarsi sin dall’inizio dalla esperienza de L’Aquila targata Berlusconi, ma l’immagine di quegli studenti privi di banchi e sedie, stride con l’immagine di quei cittadini aquilani che dopo 100 giorni sono rientrati in case vere con tutti gli arredi ed il frigorifero pieno.
Allo stesso modo, l’impeto ideologico con cui si sono contestati i moduli aquilani, deve oggi fare i conti con la tardiva decisione con cui anche il Commissario Errani deve far fronte in fretta all’approntamento di oltre 200 moduli abitativi per togliere le persone dalle tendopoli. Le difficoltà conseguenti ad un evento così tragico sono enormi e proprio per questo nel momento dell’emergenza come PDL abbiamo fatto fronte comune con il Presidente Errani. Oggi che il quadro nazionale ed europeo delle risorse è più chiaro e più tranquillizzante, ci riappropriano del nostro ruolo di controllo e di verifica ed in questo ambito l’episodio, apparentemente banale, della mancanza di banchi e sedie il primo giorno di scuola va stigmatizzato con forza perché mina l’immagine complessiva della Regione e la fiducia dei cittadini nella presenza delle Istituzioni.