Da qualunque punto di vista si osservi questa è la situazione sempre più auspicabile. “Io vinco, tu vinci”. Si dice in economia. Quella dei mercatini è a tutti gli effetti una vitttoria per tutti gli attori che hanno partecipato al “gioco”. Per i produttori, che assicurano le legittime aspettative di reddito assecondando la loro passione per la terra; per i cittadini, che in questo modo hanno prodotti di qualità a un giusto prezzo. Il Comune di Rimini che soddisfa le esigenze (palesi) dei propri cittadini. Ma che, lo ricordiamo, esercita anche il controllo tramite la Polizia Municipale.
Così è piaciuta a tutti la considerazione dell’assessore ai Servizi al Cittadino e Diritti dei Consumatori del Comune di Rimini Irina Imola (nella foto al centro) sulla giornata di domenica prossima. “Questa può essere considerata a tutti gli effetti la Festa dell’agricoltura. Mi piace chiamarla così” ha detto questa mattina nel suo intervento in conferenza stampa con al suo fianco i vertici locali di Cia e Coldiretti presentando i dettagli relativi all’inziativa “I mercati agricoli in piazza Fiera Agricola per una domenica al chilometro zero” che si terrà appunto domani domenica prossima 21 ottobre “dall’alba al tramonto” in piazza Cavour. Questa era la prima cosa. Secondo: fare un po’ il punto della situazione, una sorta di bilancio, sull’andamento di questi “mercatini”.
In primo luogo in più occasioni si è fatto riferimento a quella mattinata del luglio 2009 quando sotto le mura dell’ex area Sartini arrivarono per la prima volta i “banchetti” dei produttori con la loro mercanzia. “Il progetto era sperimentale, aveva come scopo principale quello di far fronte al carovita” ricorda il presidente della Cia Valter Bezzi. – C’era da una parte la necessità di agevolare far incontrare le esigenze di reddito dei produttori locali con quelle dei consumatori. Siamo rimasti a lungo inascoltati” ha ricordato ancora Valter Bezzi . Non è stato per niente facile, hanno ricordato i due presidenti di Cia e Coldiretti. insieme ai sindacati (SPI-CGIL, UIL-UILPENSIONATI, CISL-PENSIONATI, AUSER, ANTEAS) che in questa “avventura” hanno avuto un ruolo determinate. “Basta venire ai nostri mercati per rendersi conto di come l’80 % dei nostri gazebo sono gestiti da giovani” ha sottolineato Giuseppe Salvioli di Coldiretti. Come dire: ragazzi, fatevi avanti.
Stamane si è parlato anche delle “incompiute”. La principale: le sinergie con il turismo è sicuramente quella che agli agricoltori lamentano di più. “I nostri prodotti arrivano negli alberghi ma non c’è comunicazione, sono senza identità, invece sarebbe il caso di parlarne con i clienti, fare presente che arriva tutto dalle nostre campagne. Su questa “incompiuta” Valter Bezzi fa anche un po’ di autocritica. “Anche noi abbiamo delle responsabilità, spesso siamo spesso carenti nell’organizzazione e in questo dovremmo migliorare”.
Alla fine il dito è stato puntato verso il “Caar” Centro Agro Alimentare Riminese. E’ emerso che questa struttura pubblica, inaugurata nel 2002 interamente finanziata con risorse pubbliche e che ha chiuso il 2010 con una perdida di 384 mila euro, dovrebbe fare di più. “Quando si pensò di creare la nuova sede – ricorda Bezzi – uno degli obiettivi era proprio quello di differenziale la produzione locale dal resto. Ma questo non accade. Ecco sarebbe importante che questa possibilità ci fosse”.
Ritornando all’iniziativa di domenica l’idea – hanno dichiarato gli organizzatori – è quella di rafforzare la visibilità di questa esperienza, visibilità riferibile sia all’offerta dei prodotti agricoli stagionali e provenienti da filiere cortissime, come – soprattutto – al valore aggiunto che queste modalità di consumo possono dare in termini di sostenibilità, sicurezza e qualità alimentare. Sarà una “festa”, nel cuore della città di Rimini (piazza Cavour e Vecchia Pescheria e palazzo del Podestà), che occuperà l’intero arco temporale di una domenica e aperta a target diversi, con un’attenzione particolare alle famiglie e soprattutto ai più piccoli per i quali verranno organizzati percorsi di conoscenza attraverso il gioco. La scelta di organizzare l’evento di domenica – giornata di riposo e in cui le famiglie hanno più tempo – rispetta la volontà di intendere “il mercato”come luogo non solo legato all’occasione di acquisto, ma come spazio di incontro, di conoscenza e di esperienza.
Le iniziative. Tutti i produttori al km zero che partecipano al progetto dei Mercati Agricoli Cittadini saranno in piazza per colorare, dall’alba al tramonto, una insolita domenica cittadina con i i loro stand e con la loro “faccia”. Ciascuno con le proprie produzioni di stagione che i cittadini potranno acquistare e apprezzare, ma soprattutto con la propria “Carta d’Identità di Produttore al Km zero” esposta e per incontrare al di là dell’acquisto i consumatori, rispondere alle loro domande e raccontare in diretta loro esperienza a tutela della stagionalità, freschezza, sostenibilità ambientale.
Per i bambini. Se non è mai troppo tardi per apprezzare i valori (sicurezza alimentare esostenibilità) che stanno dietro alla filosofia del km zero, certamente non è mai troppo presto. Per cui una grande attenzione verrà rivolta a coloro che domani saranno i futuri responsabili d’acquisto. Ecco allora che da un’idea di CIA e COLDIRETTI grazie alla competenza di Antonietta Righetti sia alla mattina che al pomeriggio verranno dedicati in piazza laboratori gartuiti per in bambini con frutta e verdura al km zero. Perchè educare al mangiar sano e alla sostenibilità si può fare anche giocando.
Nel pomeriggio MANDALA CANGIANTE D’AUTUNNO. Creazione e trasformazione di un grande Mandala collettivo con i prodotti della terra al km zero. Evento aperto al pubblico di ogni età, possono partecipare tutti. Antonietta aprirà la creazione del Mandala al pubblico, tutti coloro che desiderano partecipare potranno entrare nel cerchio e contribuire alla realizzazione del Grande Mandala d’Autunno. ore 17,30 circa Cerimonia finale di trasformazione, condotta da Antonietta e aperta a tutti coloro che desiderano farvi parte. Si inizia con un girotondo intorno al mandala e poi ci si danza sopra rimescolando tutti i colori. Infine si raccoglie la miscela di materiale in un grande mucchio al quale tutti possono attingere per portarsi a casa un pezzetto di Mandala a ricordo dell’esperienza e come buon auspicio.