Quali sono le città italiane più smart? La ricerca “ICity rate”, realizzata da FORUM PA presentata questa mattina a Bologna in apertura della manifestazione Smart City Exhibition 2012 in corso fino a mercoledì a Bologna (ingresso gratuito), è stata realizzata su 103 capoluoghi di provincia messi a confronto sulla base di oltre cento indicatori riferiti alle dimensioni della governance della città, dell’economia, della mobilità, dell’ambiente, del capitale sociale e della qualità dei servizi.
La valutazione combinata di questi parametri ha permesso di arrivare alla classifica finale suddivisa in varie sezioni. In quella generale Rimini si posiziona al sedicesimo posto; in quella relativa alla dimensione economica le cose vanno ancora meglio, 4° posto. Peggio in quella ambientale dove il capoluogo di provincia si colloca in tredicesima posizione. Nella “governance” siamo al 15°; crollo nella dimensione “living” dove Rimini risulta aggrappata al 46° posto; in mobilità trentasettesimi, decimi nella dimensione “people”.
Nella classifica nazionale sono Bologna, Parma e Trento a piazzarsi in testa alla classifica generale, seguite da Firenze, Milano, Ravenna, Genova, Reggio-Emilia, Venezia e Pisa che chiude la top ten. Bisogna invece arrivare al 43esimo posto per incontrare la prima città del Sud, che è Cagliari, seguita da Lecce (54°) e Matera (58°). Fanalino di coda sono Caltanissetta, Crotone ed Enna. Anche guardando solamente alle dieci città metropolitane, questa spaccatura è evidente. Bologna, Firenze, Milano, Genova, Venezia e Torino sono tutte tra le prime 15 classificate, Roma segue al 21esimo posto, mentre segnano decisamente il passo le altre tre: Bari (69°), Napoli (77°) e Reggio Calabria, che si colloca all’87° posto.
“La classifica, piuttosto che considerarsi un punto di arrivo, vuole essere utile per fotografare lo stato attuale, di partenza dei processi in corso – sottolinea Gianni Dominici, direttore generale di FORUM PA, che ha curato la ricerca –. Utilizzando la metafora delle corse automobilistiche, quella che restituiamo non è la classifica finale ma la griglia di partenza di una gara ancora tutta da correre. Ovviamente in pole position non ci si arriva per caso e le città più avanti nello schieramento sono quelle che possono vantare una preparazione, un’accumulazione importante nei diversi ambiti considerati”.
Il tema delle Smart Cities – è stato detto ancora stamane – è fortemente sostenuto dalla Commissione Europea mentre a livello nazionale, l’attuale governo ne ha fatto uno degli strumenti prioritari per riavviare la crescita dei nostri territori in una logica di sostenibilità e di inclusione.
Redazione Online
© RIPRODUZIONE RISERVATA