di ALBERTO BIONDI
Il mondo del teatro in Italia è una piccola galassia in cui, attorno ai grossi astri della scena (luminosi, ma a volte troppo ingombranti) c’è spazio solo per chi ha davvero i numeri per meritarselo. La strada è durissima, soprattutto quando si comincia. La concorrenza, manco a dirlo, spietata. Se è vero però che il buongiorno si vede dal mattino, allora Vanessa Innocenti, diciannovenne di Cattolica, può davvero sognare: il 15 gennaio, al Teatro Nuovo di Milano, debutterà al fianco di Loretta Goggi nel musical Gypsy nel ruolo di Baby Louise, una delle figlie della protagonista.
Gypsy, a detta di numerosi critici uno dei migliori musical statunitense di sempre, è prodotto da M.A.S. di Milano, gli stessi che nelle ultime stagioni hanno portato in tournèes Priscilla riscuotendo un largo successo di pubblico. Per Vanessa Gypsy sarà un debutto in grande, anche se con il palcoscenico ha già preso le sue misure: corista a sei anni, a otto inizia il suo percorso di formazione studiando recitazione sotto la guida di Raffaele Bersani (padre di Samuele il cantautore) e Marcello Franca, danza e canto completano il training.
A quattordici, assieme al liceo, si iscrive alla Musical Academy di Riccione e per cinque anni alterna i libri al teatro. Dopo la maturità, legge D’Annunzio assieme a Giorgio Albertazzi e infine approda al musical Gypsy di cui, rivela, è la più giovane del cast.
Vanessa, cosa ha significato entrare nel cast di Gypsy dopo tanti anni di preparazione?
È sicuramente un’occasione importante, ma più di tutto significa avere la possibilità di imparare dai Grandi (Loretta Goggi in primis, e poi attori come Sergio Leone, Mario Pietramala ecc.). Significa mettermi in gioco direttamente sul campo, perché se anche a scuola si impara ad esplorare se stessi e a sperimentare, è sul lavoro che si scoprono realmente le dinamiche e si materializza ciò per cui hai studiato.
Come stai vivendo questi giorni prima del debutto?
Mi rendo conto di come ora passi quasi tutto il giorno in funzione dello spettacolo. Oltre alle prove, cerco sempre di “rubare” dalla vita reale tutto ciò che potrebbe migliorarmi, per risultare più naturale possibile.
Un po’ di paura?
Sinceramente in questo momento no, perché stiamo procedendo molto bene. Però poco prima del 15 ci sarà parecchia agitazione nei camerini! É normale, con il proseguire delle repliche acquisteremo sicuramente in sicurezza.
Ora una domanda tosta: come ti vedi tra dieci anni?
Difficile a dirsi! Avrò 29 anni… beh amo l’Italia, ma mi piacerebbe fare un’esperienza nel campo dello spettacolo all’estero, ritenendo di non avere troppi problemi con le lingue avendo frequentato un liceo linguistico!
Come tu sia riuscita a conciliare la vita al lavoro, la scuola e gli amici al teatro e al palcoscenico?
Diciamo che in questi cinque anni di liceo e Accademia di Musicl sono stata abituata a dover fare delle scelte e ad essere organizzatissima. I miei amici, per fortuna, hanno capito e sono stati pazienti!
Gypsy toccherà nella sua tourneès sei città italiane: si comincia da Milano, poi Torino, Bologna (Teatro Europa, dal 22 al 24 febbraio) Bari, Napoli, Firenze e Trieste. Che dire? Alla faccia di chi non crede nel talento, auguriamo a Vanessa buona fortuna nella speranza che nella galassia del mondo teatrale ci sia posto, un giorno, anche per lei.
© RIPRODUZIONE RISERVATA