Caro Vitali – scrive l’On. Sergio Pizzolante (foto) – ti voglio bene, ma non usare la Provincia come se fosse una sala conferenze del Pd. Il giochino è chiaro, il presidente della Provincia lancia l’allarme burocrazia e i candidati lanciano il libro dei sogni sulla cancellazione di 5000 leggi”. Pizzolante, entrando nel merito rispetto a quanto sottolineato ieri (NOTIZIA) dal presidente Vitali, aggiunge. “La burocrazia siete voi con i vostri Ptcp, Psc, Rue, Poc… A capo della burocrazia ci siete voi. Ed oggi ci sono decine di progetti fermi per inerzia e incapacità politica e non solo per i vari grovigli burocratici: ampliamento della zona artigianale Villaggio Primo Maggio, con 20 milioni di investimenti e oltre 200 posti di lavoro più l’indotto; piano di sviluppo della sanità zona Rimini nord con Sol et Salus: 15 milioni per almeno 70 posti di lavoro; Road House, casello Rimini sud: 8 milioni per 50 posti di lavoro; Italia in Miniatura: 100 milioni di investimenti per 100 posti di lavoro; due project financing sul lungomare per oltre 150 milioni e 300 posti di lavoro; progetti di housing sociale per 25 milioni e 250 posti di lavoro.
Oltre a una miriade di piccoli e grandi progetti dei privati per ampliamenti capannoni, riqualificazioni urbane, fermi da almeno dieci anni. Sono tutti progetti – afferma Pizzolante – fermi per incuria, incapacità di far lavorare la macchina burocratica, tabù ideologici dei vari sindaci o peggio per conflitti interni al Pd. L’intero settore edilizia sta fallendo, i negozi chiudono ed è in atto un processo di desertificazione di intere aree urbane e intanto il sindaco di Rimini affabula allo specchio su esoterismi inutili come anello verde, master plan e piano strategico: poltrone, consulenze, autentiche fiere della vanità, vetrine dei vanitosi. Fantasie – conclude Pizzolante – che dimostrano la loro distanza dalla realtà, da chi fa impresa, da chi lavora e rischia tutti i giorni.”