– Sandro Tiraferri ha compiuto un altro capolavoro politico, uno dei tanti della sua lunga e senza dubbio brillante carriera. Lo scorso aprile è stato nominato presidente di Hera Rimini, la società pubblica che gestisce il ciclo dell’acqua e dei rifiuti nella provincia di Rimini.
Capolavoro perché Tiraferri è un maestro nel costruirsi le occasioni. Intelligenza viva, pacca sulla spalla e battuta in dialetto, i suoi colleghi dentro i Ds e fuori lo prendono sottogamba. Ed egli sorride e va avanti. Assessore dall’89 al ’92, anno in cui succedette a Sergio Morotti, come sindaco di Misano; ruolo che ha tenuto fino allo scorso giugno, quando fu eletto consigliere provinciale. Era l’ultimo dei papabili, nel ’92, ed uscì vincitore. La sua migliore caratteristica è la comunicazione; è il primo a telefonare quando un suo nemico raggiunge un obiettivo importante. E lo fa con una simpatia che lascia di stucco. Nello scontro politico tira fuori la grinta e picchia.
Completano il consiglio: Vincenzo Gallo (vice presidente), Gianluca Conti, Mario Maggioli, Matteo Guaitoli, Ennio Balsamini, Franco Marches, Andrea Belluzzi, Edgardo Tontini, Alberto Brighi, Antonio Vincenzi, Roberto Sancisi, Alessandro Pulis.
Collegio sindacale: Marco Tognacci (presidente), Maria Teresa Metto, Davide Gattei. Supplenti: Federico Farneti, Benedetto Fecarotta.