Il Tribunale di Rimini – fa sapere con una nota la Provincia di Rimini – ha inviato formalmente l’omologa della proposta di concordato, presentata dalla società Aeradria. Con questa buona notizia – dichiara il presidente della provincia di Rimini Stefano Vitali – inizia così il percorso che si concluderà con l’assemblea dei creditori, convocata per il giorno 23 ottobre, e la verifica dell’ accettazione della proposta economica contenuta nel concordato da parte della maggioranza degli stessi. Si tratta – ha rimarcato Vitali – di un risultato importante, che riconosce la validità del lavoro portato avanti negli ultimi due mesi tra compagine societaria e creditori, a partire da Banca Carim. Soprattutto un risultato atteso con ansia da tutto il territorio, per il quale l’aeroporto rappresenta un asset strategico in ogni politica di sviluppo futuro del sistema socioeconomico riminese. A questo punto credo di non sbagliare se dico che sussistano tutte le condizioni per proseguire quel lavoro congiunto che garantisca una realistica e solida prospettiva di sviluppo allo scalo riminese.
Soddisfazione anche da parte dei vertici di Cassa di Risparmio di Rimini. “Banca Carim apprende con soddisfazione che il Tribunale di Rimini ha ammesso la Società Aeradria SpA al concordato in continuità. E’ il primo passo di un lungo e impegnativo percorso che comporterà un’attività da svolgere nel rigoroso rispetto degli impegni assunti, con l’orizzonte di una gestione economicamente sostenibile. Banca Carim esprime ulteriore soddisfazione per un risultato che premia gli sforzi compiuti da tutti i soggetti coinvolti, sia in termini di impegno diretto, sia nell’esercizio della responsabilità assunta, al fine di giungere a questo risultato nell’interesse generale dell’economia locale e dello sviluppo delle infrastrutture del territorio.”
Adesso proseguiamo con tenacia e convinzione nel percorso avviato insieme ai creditori e Carim – dichiarato a caldo il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Le strumentalizzazioni politiche che hanno portato persino all’auspicio da parte di qualcuno che l’aeroporto potesse saltare, ci spingono ancora di più in a mettere in campo tutte le azioni necessarie nella ricerca di partner industriali e professionali di settore, che insieme ai creditori permetteranno di definire la strada per il rilancio definitivo del Fellini”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA CRONOLOGIA DELLA CRISI
Le ultime vicende. Il 25 ottobre 2012 Aeradria, che gestisce lo scalo aeroportuale civile di Rimini, ha depositato davanti ribunale di Rimini un ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo. Ma il 13 maggio 2013 il Tribunale di Rimini ne ha dichiarato l’inammissibilità. Aeradria ed i suoi consulenti non demordono. Così il 24 giugno scorso con un “bando” pubblico Aeradria ‘batte la grancassa’ per raccogliere risorse ‘cash’. Risponde all’appello Banca Carim il 3 luglio, (che mette nel piatto 3 milioni di euro). Dopo pochi giorni segue Asset Banca (1 milione). Arriva anche Confindustria Rimini (con ‘appena’ 100 mila euro). Segue la Camera di Commercio di San Marino (con 1 milione). Infine il tour operator riminese Italcamel Travel Agency che in dote porta due volte gli industriali, 200 mila euro. Con 5,3 milioni ‘freschi’ il Tribunale (la notizia è di oggi) accetta la proposta e la domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo presentata in data 20 giugno 2013 presso lo stesso tribunale. Ma non sarà una ‘partita’ facile. Sul ‘Fellini” gravano 52 milioni di debiti. (dc) © RIPRODUZIONE RISERVATA